Il Comune scimmiotta gli Usa e vieta il fumo nei parchi gioco

Dopo l'area C e la «congestion charge» per contrastare i danni del traffico, arriva la zona «smoke free» per preservare i bambini di Milano dai rischi del fumo passivo. La controversa battaglia ecologista della giunta ha in questi giorni bruciato una nuova tappa, per ora più simbolica che pratica, con la posa di avvisi nei parchi e nelle aree gioco per bimbi che diffidano i fumatori ad accendere la sospirata sigaretta. Anche all'aperto, sissignore. Anche in questo caso, del resto, il sindaco strizza volentieri l'occhio agli americani, proprio come aveva fatto ospitando uno sceriffo di Los Angeles per «addestrare» i ghisa nella gestione degli immigrati. Proprio gli States, in particolare New York, sono infatti gli apripista del «Smoke Free Air Act», ovvero il divieto di fumo anche nei luoghi all'aperto, dai 1700 parchi della città agli oltre 22 chilometri di spiagge del litorale, divieto esteso anche ad alcune piazze pedonalizzate come Times Square, alle banchine dei porticcioli, ai campi da golf e negli stadi.
E l'«americana» Milano? Eccola nella serie di cartelli in 100 aree gioco con la scritta: «Questo è uno spazio dei bimbi! Vi invitiamo a non fumare (grazie)». Un invito garbato al buon senso degli adulti, per il momento, ma è quasi certo che in futuro si trasformerà in un divieto vero e proprio con sanzioni ai trasgressori. «Entro ottobre - ha infatti promesso l'assessore Majorino - porterò all'attenzione della Giunta il provvedimento con cui introdurremo un limite al fumo nelle aree gioco, come accade già in altre città italiane e del mondo». Un progetto, questo, nato il 31 maggio scorso nella Giornata mondiale senza tabacco, per volontà degli assessori Pierfrancesco Maran (Mobilità, Ambiente, Arredourbano e Verde) e Pierfrancesco Majorino (Politiche sociali e Cultura della salute). Maran ha spiegato il senso dell'iniziativa nient'affatto propagandistica: «È importante - ha detto - che i bambini possano avere spazi dove giocare nel verde lontani dal fumo, soprattutto da quello passivo, che rappresenta un pericolo serio per la salute. Queste aree no-fumo sono un ulteriore esempio di come questa Amministrazione sia impegnata concretamente per tutelare il verde echi lo vive, con una particolare attenzione proprio per i più piccoli».
Fino a oggi i cartelli sono stati posizionati in numerose aree gioco nelle diverse Zone di Milano. In particolare, le località sono 6 in Zona 1, 3 inZona 2, 29 in Zona 3, 5 in Zona 4, 7 in Zona 5, 10 in Zona 6, 14 in Zona 7,12 in Zona 8 e 14 in Zona 9, per un numero totale di cartelli pari a 187,installati sulle recinzioni o su archetti ad «u». I primi cartelli erano stati affissi nelle aree di Monte Merlo e bar Bianco ai Giardini Montanelli (Zona 1); via Boves (Zona 3); via Gonzales Nervesa (Zona 4); parco Baravalle(Zona 5), via Cascina Bianca (Zona 6); via degli Ulivi (Zona 7); parco Pallavicino (Zona 8).
L'obbiettivo, spiegano gli amministratori comunali, è cercare di rendere sempre più vivibili gli spazi (troppo pochi) verdi per i bambini, in attesa che ne sorgano di nuovi in virtù del nuovo Pgt.

«Questa iniziativa di sensibilizzazione in difesa della salute dei più piccoli e dei luoghi di questa città a loro dedicati - spiega l'assessore alle Politiche sociali e Cultura della Salute Pierfrancesco Majorino - è nata dalla volontà di salvaguardare il diritto dei bambini di vivere, crescere e giocare più sicuri, lontano dai pericoli, anche quelli generati dal fumo passivo».

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