«MilanOltre», è un'eccezione. Si tratta infatti di un Festival che tratta generi artistici che in Italia stentano ad avere un ampio riconoscimento, quali la danza contemporanea, il teatro danza e la performance. Eppure «MilanOltre» ha quasi raggiunto i trent'anni, dato che l'edizione al via da domani al 12 ottobre al Teatro Elfo Puccini di corso Buenos Aires 33 sarà la numero 28.
Una sola sala non sarà certo sufficiente per contenere i 25 spettacoli che costituiranno l'unico Festival milanese avvicinabile alla corrente Fringe dell'Edimburgh Festival, e grazie alla sala Shakespeare e la sala Fassbinder dell'Elfo Puccini saranno in scena i diversi lavori di giovani compagnie straniere e italiane, con un cartellone che si prospetta coreograficamente raffinato, anche se, a dire il vero, non compaiono nomi di grande fama internazionale quanto a sperimentazione, come potrebbero essere quello di Orlan o Franco B, che pure sono passati da «Milanoltre».
Ad aprire il Festival, domani e dopodomani, sempre alle 20, sala Shakespeare, sarà Aakash Odera nel Focus che il Festival le dedica, virtuosa ballerina che unisce ritmi indiani a coreografie attuali, ma l'avanguardia del teatro performativo è portata avanti soprattutto da altri nomi, che non si trovano in cartellone quest'anno (anche italiani, basti pensare ad Ambra Senatore).
«I finanziamenti ci hanno in parte limitato dice Rino De Pace, direttore artistico del Festival -. E non siamo riusciti a realizzare troppe ospitalità dall'estero».
«Milanoltre» resta quest'anno quindi prevalentemente in Italia. Ariella Vidach e Aiep aprono il focus che il Festival dedica agli artisti nostrani emergenti, «Vetrina Italia», domani alle 22 in sala Fassbinder. La coppia esplora l'utilizzo dei media in relazione con il corpo in movimento. Martedì parte, con «We/Part» (sala Shakespeare, ore 20), il focus di 3 date (fino al 2 ottobre) dedicato alla Compagnia del Balletto di Roma.
Se anche alla National Dance Company Wales, direttamente dall'Inghilterra e dal Galles, è dedicato un approfondimento di tre date (il 4, il 6 e il 7 ottobre), tra le altre compagnie spicca il lavoro di Francesca Alfano Maglietti, teorico e critico d'arte, docente di Teorie e Metodologie del Contemporaneo all'Accademia delle Belle Arti di Brera.
Il suo «Beauty Full» andrà in scena il 4 ottobre dalle 15 alle 19 in sala Fassbinder: «È un lavoro sulla bellezza estetica racconta -, che però non sta nell'aspetto fisico imposto come il bello fisico che si può ravvisare nella Canalis o in Belen.
Io parlo di ricerca della bellezza autentica, non vincolata dal gusto imposto dalla Società dello spettacolo, come ci aveva già avvertito Guy Debord. La bellezza che cerco di insegnare non è superflua, è vita».Info. www.milanoltre.org, 02-00660606, Teatro Elfo Puccini, corso Buenos Aires 33
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.