Cronaca locale

Confcommercio contesta lo show dei "gretini"

Monguzzi guida trenta ambientalisti in corteo per chiudere le porte delle boutique

Confcommercio contesta lo show dei "gretini"

Mentre tranta ambientalisti guidati dal consigliere Pd Carlo Monguzzi sfilavano ieri in corteo tra le boutique del centro con megafoni e cartelli per denunciare che le porte aperte dei negozi sono la causa dell'«aumento di Co2» e dell'«alterazione del clima», dalla Società italiana di medicina ambientale (Sima) partiva un allarme ben più serio legato allo smog. Il presidente Alessandro Miani che è anche membro dell'European cancer and enviroment research institute ha denunciato il massimo rischio di danni alla salute legati all'inquinamento «nei primi mille giorni di vita». E ha chiesto l'apertura di un tavolo di lavoro sui temi dell'ambiente tra società scientifiche e istituzioni regionali. «La più alta incidenza di tumori infantili in Europa e il fatto che un bambino italiano su 5 abbia disordini del neurosviluppo (uno su 77 ha l'autismo) - aggiunge Cristina Panisi, pediatra e membro del Comitato scientifico Sima - sono tra i dati più allarmanti nel nostro Paese. Non meno preoccupante è il progressivo aumento della patologia respiratoria cronica a partire dall'età pediatrica. Si tratta di dati epidemiologici che non possono essere ignorati e richiedono un confronto serio e urgente tra la comunità scientifica e le istituzioni». L'invito «a non creare allarmismo - sostiene Miani - non può delegittimare la rilevanza di questi temi e nascondere il fatto che in Lombardia, come nel resto d'Italia, non si stia affrontando il problema. I dati riguardanti l'inquinamento atmosferico in Lombardia negli ultimi giorni sono stati motivo di riflessione, preoccupazione e confronto di molti medici».

Tornando invece allo show degli ambientalisti in centro, secondo Monguzzi e la portavoce dei Verdi Elena Grandi che hanno guidato il mini gruppo di contestatori, le porte aperte dei negozi e le lame d'aria all'ingresso «aumentano la Co2, il Comune deve intervenire subito con un'ordinanza che imponga la chiusura delle porte per evitare sprechi di energia». Polemica la reazione di Confcommercio al flash mob: «La chiusura delle porte è un tema che non esiste, tranne che per il consigliere Monguzzi - attacca il segretario generale Marco Barbieri -. La soluzione c'è già ed è la lama d'aria, ovvero il dispositivo che messo a ridosso delle porte aperte crea una sorta di barriera d'aria contro la dispersione termica. É scientificamente dimostrato che la lama d'aria con la porta aperta mantiene un equilibrio termico del negozio in assenza di dispersione energetica, quindi si sta parlando del nulla. Posto il problema, trovata la soluzione». Questi problemi non vanno affrontati in chiave ideologica». Sala si è riunito ieri con i tecnici e l'assessore al Commercio Cristina Tajani sulla redazione del Piano Aria, tra le ipotesi un'ordinanza ad hoc o un regolamento sul tema.

ChiCa

Commenti