Consiglio in ostaggio di Sala «Chiarisca o fermiamo l'aula»

Opposizione e sinistra pretendono spiegazioni sul caso ma il Pd tira dritto sulla delibera di Cascina Merlata

Marta Bravi

«Fatemi dire a al sindaco Sala che comprendiamo la sua amarezza ma abbiamo bisogno che si rimetta a fare ciò che i cittadini di Milano gli hanno chiesto di fare». Renzi dixit. Così dopo le parole dei leader delle opposizioni, del presidente del Comitato per la legalità del Comune Gherardo Colombo e la lettera dei 71 sindaci, ieri il sindaco ha incassato anche l'ordine- invito del segretario del Pd Matteo Renzi.

Dopo il week end di silenzio e riflessione, chiuso nella sua casa di via Goito - uniche uscite la spesa e la messa -, per il sindaco autosospeso oggi dovrebbero arrivare i primi dettagli dell'inchiesta che lo vede indagato. I suoi avvocati, infatti, andranno in Procura per carpire informazioni utili sugli atti legati all'appalto della piastra Expo. Beppe Sala scioglierà le riserve e rientrerà dalle ferie solo dopo aver chiarito la sua posizione giudiziaria. In settimana, come promesso all'incontro con i capigruppo venerdì, riferirà in consiglio comunale. Ma è proprio sulla relazione di mr Expo che si gioca il braccio di ferro tra maggioranza e opposizione.

Il consiglio comunale è fissato oggi, mercoledì e giovedì. Impossibile pensare che il sindaco possa riferire all'aula già oggi, quando il calendario prevederebbe il voto sulla delibera di cascina Merlata, che dovrebbe autorizzare la costruzione di uno dei più grandi centri commerciali della Lombardia sulle ceneri dell'ex hospitality di Expo. L'opposizione e alcune frange della sinistra pretendono che non si vada avanti con i lavori prima di aver affrontato «un caso che è sui giornali di tutta Europa». Nessun problema a modificare l'ordine del giorno e rimandare la discussione su Cascina Merlata se non fosse che la delibera urbanistica deve essere approvata entro il 24 dicembre, fanno notare dal Pd. Una fretta che indispone e insopsettiosce più di un consigliere.

«Visto l'autoimpedimento di Sala ci auguriamo che il Pd non cerchi forzature per votare la delibera su Cascina Merlata, aumentando i sospetti intorno al sindaco indagato e autosospeso inutilmente proprio nei giorni di valutazione e approvazione di questa importante delibera legata ad Expo - mette le mani avanti Alessandro Morelli, capogruppo della Lega -. Per questo proporremo l'annullamento della seduta di Consigli di oggi per permettere a Sala di votare visto che nella riunione di venerdì lui stesso ci ha detto di non ritenere urgente l'approvazione». A mezzogiorno si incontreranno i capigruppo per decidere il da farsi.

Per il capogruppo di Forza Italia Gianluca Comazzi «sarebbe surreale che discutessimo qualsiasi delibera, senza prima aver affrontato il caso di Sala, aspetto su cui lo stesso sindaco si è detto d'accordo». Tira dritto il capogruppo Pd Filippo Barberis ribadendo la scadenza perentoria del 24 dicembre: «La delibera va approvata entro il 24. Disponibili a ragionare sul calendario dell'aula, ma non facciamo passi indietro, manca solo il voto alla delibera».

Mette in guarda il partito Basilio Rizzo ex candidato sindaco con la lista Milano in Comune.

«Non accetto che si faccia alcuna discussione prima di aver sentito una relazione del sindaco. Fare finta di nulla sarebbe incomprensibile e una mancanza di rispetto dell'aula. Stia attento il Pd a farne una questione d'onore».

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