Corsa a 211 km all'ora in via Palmanova Stangata da 1.104 euro in arrivo a un francese

L'auto è stata fotografata giovedì notte dall'autovelox

Corsa a 211 km all'ora in via Palmanova Stangata da 1.104 euro in arrivo a un francese

Aveva fretta un automobilista francese. Si preparava magari a lasciare Milano per raggiungere le spiagge della Costa azzurra o un'altra località di vacanza. Fuga dalla città, come si dice. Ma ha schiacciato fin troppo sull'acceleratore, 211 chilometri all'ora approfittando della una via Palmanvoa semideserta la notte tra mercoledì 4 e giovedì 5 agosto. Non era a conoscenza probabilmente dell'autovelox montato lungo la strada, infallibile. Nè dell'appalto che il Comune ha appena prorogato alla scoietà esterna che da due anni si concentra sulla caccia alle auto con targa estera che hanno preso una sanzione sul territorio milanese. Il Codice della strada consente di metterci più tempo per risalire all'identità del trasgressore e inviare la notifica, quasi un anno (360 giorni) rispetto ai novanta giorni canonici. Con calma quindi, magari nel mezzo della prossima estate, ma il francese che ha battuto il record negativo di eccesso di velocità, riceverà a casa una brutta sorpresa da Milano: una multa da 1.104 euro, salatissima perchè alla sanzione per il superamento del limite di velocità si aggiunge la maggiorazione prevista in orario notturno. Il comandante dei vigili Antonio Barbato ha assicurato che gli automobilisti stranieri che non rispettano il Codice ella strada non rimarranno impuniti ma vale «soprattutto in questi casi estremi, che sono un vero pericolo pubblico per i cittadini».

Ma solo un terzo delle sanzioni viene realmente spedita a domicilio: 52mila multe su un pacchetto di 220mila nel 2015 - una su quattro, anche meno -, circa 22.800 su 68mila nel 2014. Non con tutte le nazioni, specifica il Comune, c'è una reale collaborazione. Molti Stati non permettono di risalire a chi stava guidando l'auto, sia di proprietà che a noleggio. Tutto si complica se la residenza è fuori dall'Europa, e nella stessa Ue ci sono differenze di reazione tra i cittadini multati. Le leggi tutelano i furbi soprattutto in Svizzera.

Si aggirerebbe già intorno al centomila euro, come rivelato di recente, il debito degli svizzeri nei confronti della società Pedemontana.

L'autostrada lombarda nei primi cinque mesi di apertura (da novembre 2015 allo scorso marzo) ha già raggiunto oltre mezzo milione di pedaggi non pagati, e un quinto dell'insolvenza (il 17,6 per cento del totale) è legato a targhe svizzere, probabilmente si tratta di ticinesi che abitano oltreconfine. E da marzo il contatore del debito ha continuato a girare.

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