Cronaca locale

"La corsa di Bernardo spettava più alla Lega. Fdi? Se serve ci siamo"

Il colonnello della destra: "Una divisione di ruoli. Siamo impegnati, io pronto a fare da portavoce"

"La corsa di Bernardo spettava più alla Lega. Fdi? Se serve ci siamo"

Ignazio La Russa, vicepresidente del Senato, milanese, esponente di punta di Fdi, cosa sta succedendo? Luca Bernardo ha davvero manifestato l'intenzione di ritirarsi in mancanza di uno sforzo, anche finanziario, dei partiti?

«Mah, intanto quella era una comunicazione interna, che aveva uno scopo preciso, non certo quello di ritirarsi, semmai voleva stimolare tutti a un maggior impegno, anche economico, e per quel che ci riguarda c'è. A dire il vero, eravamo d'accordo che noi avremmo investito soprattutto su Roma, mentre a Milano avremmo lasciato il compito soprattutto alla Lega. Mi sono un po' stupito».

Il vostro impegno c'è?

«Bernardo voleva dare uno stimolo, ma ieri (sabato, ndr) abbiamo fatto un comizio insieme in Duomo è stato con noi, applaudito da tutti, il palco - per dire - era lì a spese nostre, non è che non stiamo spendendo. Detto questo, non abbiamo niente in contrario si vuole indirizzare direttamente su di lui questo impegno anche nostro».

Lei ha fatto molte campagne elettorali. C'è qualcosa di diverso nella gestione di questa o è tutto come sempre?

«C'è qualcosa di diverso, come ho spiegato. E forse l'equivoco è venuto fuori in relazione a questa scelta per cui noi ci siamo incaricati più di Roma, di questo rapporto col candidato sindaco di Roma, dove la Lega non ha contribuito, e viceversa a Milano sarebbe dovuto toccare alla Lega questo compito. Detto questo, quando siamo stati avvertiti di questo problema, sia noi sia la Lega eravamo pronti a un impegno paritetico, abbiamo dato la disponibilità. Quindi forse bisogna chiedere ad altri, ma tiro a indovinare, oppure Bernardo ha voluto dare una scossa, in questa forma un po' garibaldina, ma a fin di bene».

Quindi si va avanti?

«Certo, e noi contiamo di vincere. A questo punto la struttura che sta seguendo Bernardo da vicino deve dare più direttive sulla campagna. Noi stiamo facendo campagna ogni giorno, in tutta la città. Come ho detto, noi eravamo insieme in Duomo, una cosa importante. Un'altra ci sarà il 25, sempre in Duomo con Meloni, il 26 avremo un concerto. Finora abbiamo speso per lui, ora ci ha chiesto di contribuire direttamente con risorse a lui. Faremo anche questo. Abbiamo già disposto un versamento».

Feltri ha detto...

«Io ho ringraziato Feltri, voleva dire che Bernardo non ha esperienza politica, ma che se vincesse saprebbe amministrare la città come ha fatto col suo lavoro. È quasi un complimento».

Bernardo si è mosso bene?

«A certe furbizie non sarà forse preparato, ma lo abbiamo scelto per quello, perché non è un politico di professione. Altrimenti avremmo scelto altri, ce n'erano molti disponibili».

L'ex sindaco Gabriele Albertini sostiene che c'è una lotta interna fra Lega e Fdi

«Albertini dovrebbe avere la bontà di stare un po' zitto ora. Poteva dire una parola di due lettere quando tutta la coalizione gli ha offerto la candidatura. Sì. Ha detto no, perché la moglie non voleva, ora abbia la bontà di aiutare. Non c'è nessuna lite. Io la farei con lui che ci ha presi in giro».

Non manca un collante fra questi due partiti che hanno una forza simile oggi?

«I due coordinatori regionali si sentono tutti i giorni. No, io credo che la campana elettorale sia molto affrettata. Quel che conta sono questi 15 giorni finali, se questa vicenda sarà servita ad accelerare verso una guida che Bernardo non era in grado di dare da solo con la sua struttura...bene. La Lega avrebbe il diritto e il piacere di fare da capofila, visto che il candidato lo hanno scelto soprattutto loro, come noi abbiamo questo onere a Roma. Comunque, siamo a disposizione».

Anche lei lo è?

«Certo, siamo stati insieme due ore e gli ho detto: Sono pronto a fare il tuo portavoce. Se ce l'hai bene, altrimenti lo faccio io. Serve qualcuno con esperienza in questi casi. Noi avevamo paura che si ingelosissero, che avrebbero visto questa disponibilità come entrate a gamba tesa.

Pensavo che sarebbe stato corretto che lo facesse la Lega e che non gradisse entrate a gamba tesa, ma se vogliono ci siamo».

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