Corsie veloci al Gaetano Pini Femori operati entro 48 ore

Nell'ospedale il metodo del partner Cto Tagli alle attese e interventi più rapidi

Maria Sorbi

I tempi di attesa verranno ridotti e i pazienti inseriti in un percorso veloce. L'ospedale Gaetano Pini, punto di riferimento ortopedico della città e da poco unificato con il centro traumatologico ortopedico Cto, ha varato «le corsie preferenziali» per i pazienti che si rompono il femore. Spesso si tratta di persone anziane con altre patologie. E per loro è impensabile rimanere parcheggiati su una barella per ore, cosa che purtroppo accade nei periodi di maggior afflusso. Hanno bisogno di un intervento veloce e di cure su più fronti.

«Fin dal loro arrivo al pronto soccorso - spiega il direttore generale Francesco Laurelli - i pazienti con il femore rotto verranno inquadrati in un percorso che renderà tutte le procedure più rapide. E potranno essere operati entro 48 ore. Di fatto applichiamo al Pini il percorso che già viene utilizzato al Cto e rendiamo più veloci tutti i trattamenti». Ma non si tratta dell'unica novità del polo ortopedico che nasce in zona 2. A breve avrà inizio anche una ristrutturazione dell'ospedale, a cominciare dai reparti. La Regione Lombardia ha già approvato i finanziamenti, in tutto 8 milioni di euro, e si provvederà alla messa a norma degli impianti e all'ammodernamento delle tecnologie interne. I lavori si concentreranno anche sui poliambulatori e sulle aree dedicate alla diagnostica.

Da gennaio, con i nuovi diktat della riforma sanitaria, il Pini e il Cto stanno rafforzando anche il rapporto con il territorio. Innanzitutto per impostare il percorso post riabilitazione e la rete di assistenza post ricovero, compreso il servizio a domicilio per non lasciare soli i pazienti più anziani e in difficoltà. E poi per migliorare la qualità di vita anche durante il ricovero. «Per questo è fondamentale la collaborazione con le associazioni - spiega Laurelli - I volontari forniscono supporto pratico e psicologico ai pazienti, soprattutto durante le degenze lunghe. Aiutano i pazienti a sbrigare pratiche burocratiche o li accompagnano alle visite. Dal canto nostro, cerchiamo di andare incontro alle associazioni fornendo loro sede, spazi e supporto». Varrà affinato anche il percorso di riabilitazione, a cui già oggi sono dedicati 200 posti letto.

Ed ora verrà fatto ordine anche nei concorsi per il personale, dai medici agli infermieri. «I prossimi bandi - specifica laurelli - riguarderanno tutte e due le strutture. Pini e Cto.

In questi sei mesi c'è stata qualche difficoltà a reperire personale, ma stiamo superando tutte le criticità». La fusione tra i due ospedali renderà più flessibili e interscambiabili le strade ma scongiurerà il taglio di posti.

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