Cortei no pass: sono 15 e la città ora si è stufata

I "soliti" 5mila tengono in ostaggio il centro fino a tarda sera: tensione e qualche scontro

Cortei no pass: sono 15 e la città ora si è stufata

Tutti sempre contro il premier Mario Draghi. E drammaticamente uniti contro la categoria dei giornalisti che (nel migliore dei casi) non esitano a definire «terroristi» e «venduti», ma anche molto altro che, per eccessiva trivialità, non è proprio il caso di ricordare qui. Dal punto di vista numerico però ieri pomeriggio i partecipanti alla manifestazione milanese di No Greenpass e No Vax erano decisamente meno delle date precedenti, con un apice di cinquemila presenze che certo non può essere paragonato alle 10-12mila delle settimane appena trascorse. Forse a causa dell'ala estremista che non ha accettato di buon grado che, per la prima volta dopo quindici sabati, il corteo avesse un percorso prefissato, comunicato in anticipo e anche approvato con la questura da parte della gran parte degli organizzatori. Che, alle 17.40, alla partenza della manifestazione da piazza Fontana - da dove i No pass hanno raggiunto via Manzoni e piazza Scala, con Palazzo Marino blindato dai poliziotti del Reparto mobile, vere e proprie «sfingi» davanti a una sfilza di insulti contro il sindaco Beppe Sala - hanno diffuso un volantino in cui si davano indicazioni sul tragitto da seguire. Un itinerario che, seppure per poco, è stato disatteso quando, raggiunto viale Monte Santo, anziché dirigersi verso i Bastioni di Porta Nuova come era stato stabilito, il corteo ha deviato all'improvviso per via Galilei quindi per viale della Liberazione, per poi imboccare infine via Melchiorre Gioia rimettendosi così nuovamente sui Bastioni. L'exploit nel cambio di percorso ha creato non pochi problemi al traffico.

Intanto alcune decine di manifestanti, aggregatisi al serpentone umano solo in piazza Cavour - limite dell'area del centro per quelli tra di loro che sono già stati già colpiti dal provvedimento del «Daspo» (tra loro diversi anarchici, ma soprattutto tanta gente comune) - avevano raggiunto piazzale Principessa Clotilde, dilettandosi a lanciare uova contro la forza pubblica. Che ieri, oltre a polizia e carabinieri, contava anche uomini della Guardia di Finanza. Gran parte degli agenti solitamente impiegati nei cortei, infatti, era stata dirottata su Roma per le problematiche di ordine pubblico create dal vertice internazionale del G20.

Poco prima delle 20 la protesta ha raggiunto la Rai in corso Sempione, già più volte meta finale nei mesi scorsi di alcuni cortei No Vax. «Anche se così in tanti davanti alla Rai non c'erano mai arrivati» fa notare un poliziotto. Tanti gli slogan contro i giornalisti gridati a gran voce, quindi i partecipanti al corteo hanno fatto di nuovo di testa loro. E anziché disperdersi e terminare la manifestazione lì, intorno alle 20.40 sono ripartiti alla volta di piazza Duomo, attraversando il Parco Sempione prima e poi corso Garibaldi, dove hanno intralciato ancora una volta il traffico.

Nel frattempo dall'altra parte della città, in corso di Porta Vittoria e davanti

alla sede della Camera del lavoro e della Cgil milanese, in un sit-in promosso dal Comitato permanente anti fascista, circa 200 persone avevano organizzato un contro-presidio per ostacolare eventuali attacchi dei No pass.

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