Così lo smog crea posti di lavoro

Nella lotta anti inquinamento sono impegnate 9mila imprese

Tra biciclette, pulizia degli edifici e cura del paesaggio ci sono 9mila imprese in Lombardia su 47mila in Italia. Un' impresa su cinque del settore dell'economia anti smog si trova in Lombardia. Sono 46mila gli addetti del settore su un totale nazionale di 165mila, circa uno su tre si concentra nella regione. Anche il fatturato di 4,5 miliardi rispetto ai 14 nazionali, è circa un terzo. Emerge da un'elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese al 2015 e 2011.L'accordo di Parigi, è emerso durante un convegno organizzato per far il punto dopo Cop 21, segna una svolta negli impegni per contenere le emissioni climalteranti e mitigare gli effetti del riscaldamento globale. A ogni scala le istanze ecologiche entrano nei progetti per città e territori, coinvolgono istituzioni, imprese, progettisti, singoli individui avviando una ricomposizione delle prassi tradizionali per tenerne conto in modo adeguato. Per cogliere le opportunità che scaturiscono dai nuovi orizzonti e fornire risposte coerenti alle domande emergenti occorre fare propria la complessità che la percezione scientifica e globale ci affida e tradurla in strategie e azioni locali e puntuali. Il convegno ha offerto un approfondimento conoscitivo dei termini dell'accordo e delle sue implicazioni per politiche, strumenti e capacità tecniche. A Milano ci sono oltre 3mila imprese, a Varese circa mille, a Brescia, Bergamo e Monza circa 800, a Como 600. A Milano sono circa 20 mila gli addetti, a Monza 10 mila, a Brescia, Varese e Bergamo circa 3mila. Primo settore la cura dei giardini con 4 mila imprese, poi la pulizia con 3.500, la fabbricazione, il commercio e il noleggio di biciclette e articoli collegati con oltre mille. In quattro anni cresce del 27% la cura dei giardini e del 70% il noleggio di biciclette. Se lo smog dà da lavorare a parecchi, d'altro canto dà parecchie preoccupazioni ai politici. Soprattutto ora che i livelli delle polveri sottili sono tornati oltre i limiti e portano dritto dritto verso i provvedimenti anti traffico, previsti per il primo febbraio. La Regione Lombardia è tornata a chiedere due miliardi di euro al Governo (uno per incentivi e uno per il Trasporto pubblico locale) per i prossimi cinque anni, per fronteggiare con misure strutturali l'emergenza smog in Lombardia.

«Gentile Ministro - è l'incipit della lettera scritta dall'assessore all'Ambiente Claudia Terzi al ministro Galletti - sono cortesemente a richiederTi un riscontro rispetto all'interlocuzione avuta nel corso dell'incontro da Te convocato il 30 dicembre scorso».

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