Sono sul piede di guerra. Pronti a manifestare per tutelare un servizio delicatissimo e essenziale per i cittadini. Stiamo parlando del servizio di cremazioni del Comune, che è stato esternalizzato. Il 4 ottobre la giunta ha deliberato dal 1 gennaio «di affidare l'intero processo di cremazione a soggetti terzi, ricoprendo tra le attività già in appalto anche la movimentazione dei feretri e la lavorazione delle ceneri e aumentare le ore di funzionamento die forni dalle 4 al giorno attuali». Il motivo? «La necessità di soddisfare maggiormente la domanda e aumentare l'efficienza del processo di cremazione». Duplice l'obiettivo: «la gestione per intero dell'appalto consentirebbe un aumento della produttività del 25% - si legge nella delibera - e verrebbero a liberarsi inoltre 9 risorse di monodopera comunale, con il conseguente risparmio sui costi del personale e la possibilità di reimpiego nell'ambito dei servizi cimiteriali, al momento in sofferenza per carenza di organico».
Non la pensano così i sindacati che hanno portato il Comune in Prefettura: «L'amministrazione ha deciso unilateralmente, senza consultarci - sbotta Domenico Palmieri, segretario Fenal - . Eppure avrebbe tranquillamente potuto coprire il servizio con qualche contratto. Questa amministrazione continua ad assumere dirigenti la cui professionalità in alcuni casi non è necessaria. Quando fu eletto il sindaco aveva detto che avrebbe valorizzato le risorse interne...Benissimo stanno spendendo per i posti dirigenziali più della precedente amministrazione». «Questo è un settore molto delicato - spiega Alba Piccolo, responsabile per il Comune di Milano del Fenal - le ditte che si occupano di servizi funebri sono pericolose. Non si capisce perché il Comune voglia appaltare le cremazioni che potrebbe tranquillamente essere svolto dal personale interno. Il Comune continua a assumere dirigenti e funzionari quando basterebbe fare un contratto alle categorie più basse per mandare avanti servizi essenziali per i milanesi. Quanto risparmia il Comune in questo modo? E ai cittadini il servizio viene a costare di più. Da Palazzo Marino al momento nessuno ci ha risposto».
Dopo l'incontro in prefettura, giovedì i sindacati sono stati convocati dall'assessore ai Servizi civici Franco D'Alfonso: «l'assessore ha ribadito l'intenzione di esternalizzare il servizio - continua Palmieri - peccato che due ore prima il direttore generale del settore avesse scritto una mail per ribadire il contrario. È una giunta anomala, ognuno va per i fatti suoi, non c'è coordinamento».
I sindacati invece stanno studiando come coordinare la protesta: questa mattina si riuniranno in assemblea, ma non ci sarà alcun disagio per i cittadini. «Stiamo preparando una nota da mandare al sindaco perché intervenga - annuncia Palmieri - dopodiché valuteremo le contromosse e gli eventuli scioperi».
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