«Per la crisi i fedeli chiedono meno messe»

Sembra proprio il caso di dirlo per quanto sta accadendo a Villanterio, in bassa pavese: la crisi, dopo aver raggiunto ogni settore dei vivi, adessi arriva ai morti. È stato lo stesso parroco del borgo, don Claudio Zanaboni, a denunciare che le Messe «prenotate» sono poche. Si tratta, di fatto, di quelle Messe che singoli o famiglie fanno dire a ricordo dei propri morti. Celebrazioni eucaristiche che, secondo la tradizione cristiana, aiuterebbero i defunti a purificarsi nell'Aldilà dai peccati eventualmente commessi mentre erano in vita, a sostegno del loro percorso ultraterreno di purificazione personale. Ebbene: stante la situazione di crisi economica internazionale, sembra proprio che la gente rinunci anche a far dire queste Messe, che sono ad offerta libera ma comunque comportano un esborso economico, non tanto per obbligo quanto per tradizione. Il sacerdote lo ha notato bene nel corso del 2013. Basti dire che a questo punto dell'anno, fino al 2008, le prenotazioni per le Messe dell'anno successivo erano già decine. Ma ora niente da fare. Le Messe prenotate sono ben poche. Con un calo rispetto al passato fino al 40 per cento. E con donazioni legate alle celebrazioni di queste Messe che si assottigliano di anno in anno. Don Claudio dichiara in proposito di queste Messe: «Poche prenotate, tante ascoltate». E, si sa, per ascoltare non è previsto nessun esborso. E' così che il sacerdote ha deciso di realizzare una specie di pubblicità scrivendo ai suoi concittadini come e quando è possibile prenotare le Messe per il caro estinto per il 2014. Per la chiesa di San Giorgio, innanzitutto, si potranno prenotare le Messe per il nuovo anno da lunedì 4 novembre, prima o dopo le Messe feriali. Per la chiesetta di Commenda, in piena campagna, invece, da mercoledì 6 novembre prima o dopo le Messe feriali.

Il tutto però tenendo ben presente che, in San Giorgio le Messe si tengono dal lunedì al venerdì dalle 8.30. In Commenda il mercoledì e il venerdì alle 16.30. Insomma: il don le prova tutte per far tornare alle buone vecchie abitudini i suoi parrocchiani.

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