Cronaca locale

"Lasciate il crocifisso qui". E scoppia la bufera

La rimozione del crocefisso dai municipi 6 e 8 di Milano ha scatenato l'ira di Fratelli d'Italia che ha presentato un'interrogazione

"Lasciate il crocifisso qui". E scoppia la bufera

Quella del crocifisso negli spazi pubblici è una questione che si rinnova ciclicamente. L'ultimo caso è scoppiato a Milano, dove nel palazzo comunale è nata una querelle per la sua presenza nelle sedi municipali della città. A sollevare il tema è stato Riccardo Truppo, consigliere di Fratelli d'Italia e Vicepresidente del consiglio comunale. Truppo è stato il primo a sollevarsi contro chi nei municipi di zona 6 e zona 8 ha deliberatamente rimosso il crocefisso dall'aula consiliare.

"È un fatto grave, anzi gravissimo. Non è possibile in maniera arbitraria cancellare una radice così profonda dalla vita istituzionale del nostro Paese. Lasciar correre vorrebbe dire piegarsi a una non ben definita rivoluzione culturale che tende al nulla, che nullifica l'individuo, l'identità della comunità, delle famiglie, della nostra nazione, dell'Europa e del mondo occidentale intero", afferma con fermezza Riccardo Truppo.

Il consigliere di FdI poi prosegue: "La risposta letta dalla Giunta comunale oggi alla mia interrogazione, sostenendo che si possa farlo in una chiave di laicità, dimostra la leggerezza con cui ci si pone davanti a scelte tanto radicali, davanti ad un simbolo che sia la Cassazione a sezione unite che la Corte dei diritti dell'uomo europea ha definito come origine religiosa dei valori di tolleranza, di rispetto reciproco, di valorizzazione della persona, di affermazione dei suoi diritti, di riguardo alla sua libertà. Quindi non un mero suppellettile, oggetto di arredo, ma un simbolo idoneo ad esprimere un elevato fondamento dei valori civili che sono poi i valori che delineano la laicità nell'attuale ordinamento dello Stato".

Come sottolinea Riccardo Truppo, non si tratta, quindi, di "un mero suppellettile, oggetto di arredo, ma un simbolo idoneo ad esprimere un elevato fondamento dei valori civili che sono poi i valori che delineano la laicità nell'attuale ordinamento dello Stato".

Enrico Turato, candidato al municipio 8 con Fratelli d'Italia, appoggia l'esternazione di Truppo e l'interrogazione alla giunta, dicendosi pronto a fare lo stesso nel suo municipio: "Se quanto fatto è illegittimo e privo di una qualsiasi delibera collegiale - come chiede la Cassazione per permettere la rimozione del crocefisso dai luoghi istituzionali - o il Comune si adopererà per il ripristino, oppure ci rivolgeremo alla competenti sedi giurisdizionali per tutelare i diritti della collettività".

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