Dai Giochi alla Apple Milano "pigliatutto" ora conquista i motori

Sala: tutto da definire ma sarebbe un onore E la città catalizza marchi e fondi stranieri

Dai Giochi alla Apple  Milano "pigliatutto" ora conquista i motori

Nessuna opa ostile nei confronti della M5S Chiara Appendino. Visto il precedente del Salone del libro che innescò nel 2017 una guerra lungo l'asse Milano-Torino tra i due sindaci, Beppe Sala ieri ha subito chiarito che sul Salone dell'auto «non c'è nessun atteggiamento ostile nei confronti di Torino, ci mancherebbe, e non siamo andati a cercarcelo noi». Fatta la premessa e precisato «è tutto ancora da definire, ad oggi non ho ancora incontrato nessuno e non ho nessuna carta» assicura subito che «se arriverà una proposta di buonsenso la considereremo ovviamente un onore». Roma governata da Virginia Raggi affonda tra i sacchi della spazzatura, i grillini torinesi dopo aver scatenato le ire della Regione e degli imprenditori per il no alle Olimpiadi e alla Tav ora si fa scappare anche il Salone dell'auto e Milano incassa su tutti i fronti. Una settimana dopo la vittoria dei Giochi invernali 2026 in ticket con Cortina il sindaco e il governatore leghista Attilio Fontana sono andati alla Farnesina per gettare le basi della candidatura del capoluogo a sede del Tribunale unificato europeo dei brevetti assegnato a Londra ma «a rischio Brexit». Nel 2018 finì male, l'Agenzia europea del farmaco (Ema) fu assegnata per un bussolotto ad Amsterdam, ma anche allora l'Italia decise di puntare sulla Madonnina. E Vodafone ha trasformato Milano nella «capitale europea» del 5G, dopo un anno di test l'internet superveloce ha raggiunto della popolazione.

Chiamiamolo effetto lungo di Expo, ma mai come nell'ultimo paio d'anni Milano si è guadagnata titoli sui media stranieri e l'appellativo di motore d'Italia che ha fatto spesso torcere il naso ai non lombardi. Hanno messo base grandi marchi che in Italia non avevano ancora delle sedi-simbolo: Apple in piazza Liberty, Starbucks in Cordusio, di fronte alla reserve roastary debutterà nel paese a settembre il brand giapponese Uniqlo che ha promesso anche investimenti importanti in un quartiere periferico. Nel 2018 Amazon ha aperto il quartier generale in zona Porta Nuova. E nel prossimo decennio, secondo quanto ha anticipato il Sole24Ore, Milano con 13,1 miliardi di euro previsti sarà leader in Europa per capacità di attrarre investimenti immobiliari davanti a Monaco (10,8 miliardi), Amsterdam (10,2), Stoccolma (9,5), Dublino (9,1) e Madrid (8,7).

Sono stime prodotte da Scenari immobiliari in collaborazione con Risanamento. La scommessa è far confluire tanti fondi anche nei quartieri periferici, secondo Sala accadrà di default perchè «lo spazio per costruire in centro ormai è praticamente finito».

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