Coronavirus

Dati fra arancio e giallo. Fontana vuole le misure per iniziare a riaprire

Giù ricoveri e decessi, in calo contagi e casi. E il governatore va in pressing sul governo

Dati fra arancio e giallo. Fontana vuole le misure per iniziare a riaprire

Calo drastico dei ricoveri e dei decessi, contagiosità ampiamente sotto controllo e sotto la fatidica soglia di 1, incidenza dei casi ferma a 162 su 100mila abitanti. La Lombardia continua a migliorare. Nettamente. Comincia a migliorare, ad avere dati fra l'arancione e il giallo. E quindi chiede al governo di riaprire.
Il miglioramento generale prosegue un trend iniziato da settimane e segnala lo scavallamento definitivo del «plateau»: la Lombardia scende. Il solo parametro critico resta la pressione sugli ospedali ma anche quella è calata, come si evince dalla riduzione dei letti occupati in Lombardia da pazienti Covid: 244 in meno in un giorno fra terapia intensiva (-42) e altri reparti (-202). Se questo progresso fosse confermato nei prossimi giorni, i dati sarebbero certamente gialli alla prova del venerdì. Questo in teoria, perché in pratica - per decisione del governo - il giallo non esiste più, e non esisterà per tutto il mese di aprile o quasi. È stata fatta balenare, infatti, la possibilità di un allentamento generale dei vincoli intorno al 20 aprile, nel caso in cui l'andamento delle vaccinazioni e il trend dei dati sanitari lo permetta.

Ed è a questo che pare puntare il governatore Attilio Fontana, che ieri ha partecipato alla Conferenza delle Regioni, presieduta fra l'altro dal collega leghista Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia. Da quel vertice sono scaturite le proposte avanzate al Cts e al Governo sul tema delle riaperture: «È arrivato il momento di programmare in tempi brevi un piano per le riaperture - ha detto Fontana - seguendo il criterio della progressività e del buonsenso. Queste le proposte che come Regioni abbiamo avanzato al Cts nazionale e al Governo». «Personalmente - ha spiegato - sono dell'opinione che gradualmente, già dalla prossima settimana, si possano stabilire procedure per riaperture, dando a tutti la possibilità di riacquistare un po' di libertà e soprattutto alle attività commerciale di programmare la ripresa del lavoro». «Penso ad esempio ai bar e ai ristoranti che con il bel tempo in arrivo potrebbero riaprire il servizio all'esterno. Già questo sarebbe un piccolo, ma importante allentamento. O ai cinema, teatri, piscine e palestre, che da mesi ormai aspettano di poter riaprire in sicurezza seguendo i protocolli necessari» ha detto Fontana.

I dati del giorno in Lombardia, intanto, attestano come, a fronte di 52.293 tamponi effettuati, i nuovi casi siano 2.722. Il tasso di positività dunque sale al 5,2% dal 4,2% di ieri, ma il trend è al ribasso. Come detto, inoltre, continuano a diminuire gli ospedalizzati: i ricoverati in terapia intensiva sono 739 e quelli in altri reparti Covid 5.387. I 65 decessi di ieri portano il totale a 32.059 da inizio pandemia, però prosegue anche il trend positivo anche di guariti e dimessi: 4.803 ieri, per un totale complessivo di 674.783.

Fontana ieri ha evidenziato il netto miglioramento della situazione: «I dati oggi in Lombardia - ha spiegato il governatore - parlano di un significativo miglioramento della situazione epidemiologica, con un Rt pari allo 0,78 e un'incidenza di 162 su 100mila abitanti. Dati che evidenziano un trend positivo e che ci portano a guardare a un ritorno graduale alla libertà di cui tutti abbiamo bisogno».

«Fondamentale - ha concluso - è che tutti noi proseguiamo a comportarci con grande senso di responsabilità affinché ogni allentamento non sia vissuto come un liberi tutti, ma come una grande opportunità da non sprecare».

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