Cronaca locale

De Albertis: "Area B, i nuovi divieti rischiano di bloccare i cantieri"

L'allarme della presidente imprese edili. Il sindaco non molla: "Le regole sono note"

De Albertis: "Area B, i nuovi divieti rischiano di bloccare i cantieri"

I nuovi divieti per Area B al via da ottobre «rischiano di essere un ostacolo in questo momento perché abbiamo tantissimi cantieri con un parco auto non ancora aggiornato e quindi questo rischia veramente di creare un blocco». È l'allarme lanciato da Regina De Albertis, presidente di Assimpredil Ance (nella foto). La presidente dell'Associazione delle imprese di costruzione di Milano, Lodi e Monza, ieri mattina ha aperto l'assemblea generale al Teatro Lirico chiedendo «che le cose vengano fatte seguendo anche quelle che sono le caratteristiche delle nostre imprese e con una gradualità necessaria». A fronte anche della complessa situazione che sta vivendo il settore stretto tra l'aumento della bolletta energetica cresciuta oltre 10 volte (ovvero +1230 per cento secondo le stime di Ance), dell'aumento delle materie prime (il costo dell'acciaio è salito del 55 per cento, il PVC del 43 per cento e il bitume del 49 per cento), dal blocco delle filiere di fornitura edilizia - tanto che la categoria chiede un intervento urgente di adeguamento dei prezzari alla luce dell'inasprirsi della crisi energetica - , dal blocco della cessione dei crediti da bonus fiscali per tutti i lavori già contrattualizzati e dall'incertezza sui tempi di realizzazione delle opere. Questo a fronte del peso che l'edilizia riveste nell'economia italiana: «Ci tengo a ricordare che l'edilizia rappresenta il 9,6 per cento del Pil e genera una occupazione diretta di oltre 1,4 milioni di persone - ricorda De Albertis -. L'intera filiera delle costruzioni arriva a superare il 20 per cento del Pil toccando quasi tutti i settori economici e tiene in piedi il mercato interno italiano in quanto l'80 per cento degli acquisti è Made in Italy». Si tratta, secondo De Albertis, di una «macchina economica che riesce a triplicare all'indietro la ricaduta degli investimenti diretti, crea occupazione e arriva la rigenerazione urbana. Se si ferma è un danno per tutti».

Ma su alcuni temi, come quello dell'area B, il sindaco sembra non avere alcuna intenzione di mollare il colpo: «Abbiamo dichiarato i divieti di Area B tempo addietro. Esiste ovviamente il rischio che tanti che sono abituati ad andare in ufficio con la macchina non potranno farlo - la secca replica del sindaco intervenuto all'assemblea - ma dobbiamo un po' compendiare le esigenze del lavoro con i tanti, tantissimi che vogliono vedere azioni per migliorare la qualità dell'aria». Più aperto alla collaborazione il sindaco su altri fronti come dimostra il tavolo di lavoro e l'accoglimento della proposta operativa di Assimpredil per contemperare, nel piano della mobilità, la creazione di parcheggi nel sottosuolo e la rigenerazione degli spazi all'aperto, lasciati liberi dalle auto, come già avviene con i dehors che occupano spazio pubblico, spesso posti auto, dando valore al territorio.

De Albertis ha poi presentato il Protocollo d'intesa siglato con il Comune per favorire l'accesso delle Pmi ai Lavori Pubblici, un documento che punta a premiare «la qualità e la responsabilizzazione delle imprese, con l'obiettivo di favorire condotte virtuose e collaborative».

Per certe tipologie di appalti, ha spiegato, «è prevista l'introduzione di criteri premiali che valorizzino la capacità degli offerenti di coinvolgere come partner, già in sede di gara, le piccole e medie imprese che poi opereranno nella fase esecutiva e nell'effettiva gestione collaborativa della filiera».

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