De Cesaris furiosa Pisapia ricuce e salva la poltrona

Un fuoco lasciato a covare sotto al cenere. Perché l'attacco del vicesindaco Ada Lucia De Cesaris al Pd è sale sulle ferite di una giunta Pisapia ormai malconcia. Dopo la rottamazione del candidato pd alle primarie Stefano Boeri, arriva ora la nuova grana del vicesindaco di un tempo provata fede bersaniana che alla festa del Pd si è detta «incazzata» e «profondamente arrabbiata». Non solo. «Una donna libera fortunatamente non più iscritta al Pd». Un incidente a cui Pisapia (che ieri ha anche incontrato l'asfaltatore Matteo Renzi) ha dovuto porre rimedio. Diplomazie al lavoro e richiesta di chiarimenti del Pd che non ha gradito l'ennesima presa di distanza di un membro della giunta Pisapia. «Ho parlato con il segretario metropolitano Roberto Cornelli e con Pier Luigi Bersani e credo che ci siamo già chiariti», ha assicurato ieri Pisapia. «C'è stata un'incomprensione», ha derubricato l'incidente. «Ma c'è la volontà da parte della giunta e del Pd di proseguire un rapporto di reciproca fiducia e collaborazione». Aggiungendo che quelle della De Cesaris «sono opinioni personali che si possono condividere o meno», ma che «non incidono con il rapporto di collaborazione tra giunta e Pd».

Ma confermando che l'unico collante di un centrosinistra ormai alla deriva è il desiderio di rimanere aggrappato alle posizioni di potere raggiunte. Da una rivoluzione arancione il cui afflato ideale è ormai solo un ricordo. E piuttosto sbiadito.

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