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Degrado, bivacchi e senzatetto "È il disastro dell'accoglienza"

Sempre di più le proteste per i troppi clochard e disperati Centrodestra: «Servono regole e pattuglie, Comune fermo»

Degrado, bivacchi e senzatetto "È il disastro dell'accoglienza"

Dalla centrale a via Arquà, da Repubblica a Crescenzago. Il degrado dilaga, almeno secondo il centrodestra, che proprio ieri ha diffuso una serie di immagini di bivacchi in aree pubbliche e «veri e propri accampamenti a cielo aperto». «Le aree cani e i cespugli usati per deiezioni umane. Famiglie, persone anziane e singoli cittadini guardano allibiti, fanno segnalazioni ma nulla accade».

Questo è il quadro disegnato da Marco Cagnolati, capogruppo nel Consiglio municipale 3. «Questo - secondo l'esponente azzurro - lo stato di come si presenta agli occhi del mondo Milano. Parlo di tutta Milano - precisa - e nel dettaglio delle zone del Municipio 3 di via Benedetto Marcello, Bacone, piazza Leonardo Da Vinci, corso Indipendenza, Gobetti, solo per citarne alcune». Cagnolati sottolinea «come le condizioni igienico sanitarie in cui si trovano queste persone siano più che inaccettabili costituendo rischio sia per loro stessi che per la salute pubblica. «Non si dovrebbero permettere e tollerare simili situazioni di degrado - aggiunge - Il Comune di Milano è provvisto di strutture di accoglienza e, come dichiarato dall'assessore Majorino, mi risulta che ci sarebbero posti liberi all'interno dei dormitori comunali tali per cui questa situazione si potrebbe tranquillamente evitare». Forza Italia, insomma, chiede «un'ordinanza anti-bivacchi per evitare il ripetersi di queste scene».

Scene che si vedono anche nelle immagini che arrivano anche da Crescenzago o da piazza della Repubblica (guarda).

«Scene di disperazione e infinito degrado - commenta Silvia Sardone, consigliere comunale di Forza Italia - in Via Arquà, zona Via Padova. Alcuni residenti che da tempo lamentano la situazione di estremo abbandono delle vie laterali di Via Padova - spiega- mi hanno segnalato la presenza, stamattina, di un uomo straniero che dormiva tra cumuli di rifiuti in Via Arquà». «Purtroppo - aggiunge - da anni questa via è lasciata al degrado e alla delinquenza e queste scene di disagio sociale e disperazione sono all'ordine del giorno. Alcuni giorni avevo segnalato la presenza di materassi sui tetti in via Clitumno. Le enormi discariche a cielo aperto in queste strade sono una costante, ho segnalato decine di volte la necessità di contrastare questo fenomeno sempre più allarmante: qui un anno fa un operatore dell'Amsa fu persino minacciato». «In tutto questo tempo - conclude la consigliera comunale azzurra - il Comune non ha fatto nulla se non un ridicolo murales (costato 1.500 euro) che secondo loro doveva contrastare il fenomeno delle discariche nella via e che invece si è rivelato un clamoroso flop.

Non ci sono controlli adeguati nè una corretta informazione. Nel tempo sono state bocciate anche le telecamere e i cartelli di informazione multilingue. Il triangolo Via Mosso-Via Arquà-Via Clitumno è ormai un ghetto ad altissimo livello di delinquenza».

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