Degrado Case bianche Gli investitori fuggono da tutta la Zona 4

Per colpa di racket e criminalità sfumano progetti e finanziamenti pubblici e privati

Degrado Case bianche Gli investitori fuggono da tutta la  Zona 4

Il degrado delle Case Bianche rallenta lo sviluppo del Municipio 4. E di tutta Milano. Un colosso come Cassa depositi e prestiti, il portafoglio dello Stato, ha sottoposto un progetto di ristrutturazione da 50mila mq per gli ex magazzini Taliedo, l'area tra via Bonfadini e via Salomone, all'Amministrazione territoriale. Però se non si riprendono la Trecca e le zone circostanti, come la scuola di via Zama, difficilmente lo sforzo di completamento del tessuto urbano si compirà. Invece di un «sistema a corte a aperta», come recita la delibera approvata dal Municipio 4, con palazzi negli angoli e «in corrispondenza di alcuni accessi di rilievo» che si elevano fino «a raggiungere gli 11 piani», si continuerà a vedere baracche e disperati che rovistano nei rifiuti in cerca di cibo o di qualche pezzo di metallo da rivendere sottobanco.

Un'occasione mancata per via Salomone, così come per tutta la zona: le regole stabilite dal Piano di governo del territorio (Pgt) prevedono che per progetti sopra i 15mila mq il costruttore debba destinare la metà degli spazi a verde e servizi. Quindi l'area compresa tra via Bonfadini e via Salomone rischia di perdere l'occasione di avere un incremento di servizi. La solidità dell'investitore poi non è da poco. Per ora procede il completamento di Santa Giulia da una parte e dall'altra è avviato il progetto di via Merazzate, diventato una terra promessa anche per gli abitanti onesti della Trecca come raccontato dal Giornale, però c'è il rischio rimanga un buco nero tra queste aree rinnovate e la città.

Esistono anche altri progetti per unire la periferia sud est, dove insiste il nuovo quartiere di Santa Giulia, al resto della città. Uno, ad esempio, è proprio sulla scuola di via Zama. Due imprenditori si sono dichiarati disposti a rilevarla per rilanciarla come centro servizi per la popolazione del quartiere. Però anche questo non marcia spedito: nello scoglio che divide la città dai nuovi quartieri periferici il racket delle occupazioni, così come la droga, prosperano. E gli investitori tentennano per il timore di finire come i colleghi di piazza Ferrara, dove la polizia ha sgomberato da poco gli occupanti di un cantiere per ritrovarseli lì 24 ore dopo.

«Lo stato di abbandono e degrado della zona, con le notevoli occupazioni di edifici pubblici e/o privati, limita la possibilità di investimenti spiega Oscar Strano, presidente del Consiglio di Municipio 4 - Ed è proprio di investimenti che avrebbe bisogno la zona: a partire dal lotto 161, dalla scuola di zona o il complesso di Pestagalli-Medici del Vascello. Ulteriore freno allo sviluppo dell'area è il campo nomadi di Bonfadini, eterna questione cui il Comune non vuole porre rimedio. Dobbiamo capirci: l'illegalità della zona è motivo di stallo.

Perché un privato dovrebbe investire sull'area ex aeronautica di Taliedo, se non ha la garanzia che il campo rom attaccato verrà sgomberato?». Per altro sullo sgombero sarebbero d'accordo anche gli stessi rom: lo hanno chiesto più volte, ma non sono stati ascoltati.

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