Cronaca locale

Dal degrado alla serie tivù riapre il nuovo hotel Pasteur

Rifiuti e clochard lasciano spazio al nuovo 4 stelle Il biopic della Rai su Torreggiani e gli Anni di piombo

Paola Fucilieri

Un albergo quattro stelle con 111 stanze della prestigiosa catena internazionale «Golden Tulip», una struttura che aprirà i battenti entro la fine dell'anno. Via Guido Guinizelli 22. Ricomincia allo stesso indirizzo (e dallo stesso nome), ma con presupposti totalmente nuovi la seconda vita dell'hotel «Pasteur». Un ex tre stelle chiuso e abbandonato dall'inizio del 2015 ma che, seppur inspiegabilmente, fino a tutto il 2017 figurava ancora come struttura turistica recettiva su siti come Trivago, Expedia e Tripadvisor. In realtà all'epoca l'albergo si era già trasformato in quello che è stato fino a qualche mese fa: uno stabile con una buona struttura di base, ma ormai dismesso, pieno di macerie, detriti e rifiuti di ogni tipo, che occupava con il suo inutile e nocivo degrado l'intero grande isolato compreso tra via Pasteur, via Temperanza, via dei Transiti e appunto via Guinizzelli. Un palazzo fantasma rifugio di clochard e senza fissa dimora di origine magrebina come purtroppo ce ne sono ancora a Milano, ma in una zona considerata ormai centrale. Con una preziosissima vicinanza alla fermata del metrò «Pasteur» (linea 1, la rossa) di viale Monza e in un'area, «NoLo» (cioè North of Loreto, la zona a nord della piazza) che da qualche anno è diventata celebre per la sua riqualificazione e dove molte ex case popolari sono state trasformate e vendute a quasi 5mila euro a metro quadrato.

«I segnali di una ripresa ci sono tutti, il quartiere sta diventando addirittura di tendenza» spiegano i residenti. Che in questi giorni hanno riconosciuto i tecnici e il personale della Rai mentre facevano un sopralluogo nello storico negozio di oreficeria «Gold Market» di via dei Transiti e nei locali della «Trattoria Abele» di via Temperanza. Il 13 febbraio infatti proprio qui cominceranno le riprese di una serie televisiva sugli Anni di piombo e in particolare sull'omicidio di Pier Luigi Torreggiani, il gioielliere che aveva un negozio alla Bovisa e che venne ucciso il 16 febbraio 1979 in un agguato da tre membri dei Proletari Armati per il Comunismo mentre cenava in una pizzeria in Porta Venezia.

La gente del quartiere, il cui malumore per il degrado dell'ex hotel negli ultimi anni si era fatto sentire spesso, ora manifesta la propria soddisfazione per la trasformazione della struttura passando nel cantiere dell'hotel per fare i complimenti agli operai della «Dattilo costruzioni srl» di Bollate che si è aggiudicata i lavori di ristrutturazione dalla «Hotel Pasteur srl», gestita dall'architetto libanese residente a Vienna Oliver Massabni.

«Siamo già a buon punto» spiega il geometra Bruno Dattilo, titolare e amministratore unico dell'omonima società, mentre ci mostra l'allestimento della «camera tipo» del futuro albergo, una stanza in stile moderno con il lampadario a raggiera e i tendaggi bordeaux simboli distintivi della catena «Golden Tulip».

«L'intervento di restauro, risanamento conservativo e adeguamento normativo prevede il recupero dell'intero fabbricato allo scopo di ammodernarlo e risanarlo completamente, ma mantenendo la sua identità originale» spiega Dattilo mentre ci mostra come «Golden Tulip» abbia già inserito sul proprio sito online la prossima apertura della struttura milanese di via Guinizzelli.

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