Una guardia armata, che costa alla collettività circa 100mila euro l'anno, ma che ha poteri molto scarsi. È la spesa, praticamente inutile a parere dell'opposizione, prevista da Palazzo Marino per controllare alcuni campi rom.
A denunciare l'iniziativa è Riccardo De Corato, capogruppo in Regione di Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale. «Ormai - attacca - nei campi nomadi abbiamo visto e trovato di tutto: armi, rame, refurtiva e quant'altro. Il Comune per rendere questo quadro più sicuro e per far sì che gli ospiti vivano in piena armonia invia loro a spese dei contribuenti una guardia armata nei campi di via Lombroso/Bonfadini per la modica cifra di circa 100mila euro l'anno».
Difficile però capire, continua l'ex vicesindaco, quale mansione e soprattutto quale potere possa avere il guardiano. Considerato che non può ricoprire ruoli di pubblica sicurezza. «Non si capisce - sottolinea De Corato a proposito appunto della recente decisione dell'Amministrazione sulle spese di sorveglianza nei campi rom - con quali mansioni, perché una guardia armata ha solo compiti di controllo del perimetro. Non può infatti chiedere i documenti, non può perquisire e non può fare tante cose delegate esclusivamente agli agenti di pubblica sicurezza. E una sola guardia armata non penso si immagini di sedare una rissa tra nomadi».
Per il capogruppo An, si tratterebbe di una spesa «inutile».
Anzi, conclude, «potremmo anche configurare un danno erariale vista l'inutilità del servizio ai fini della sicurezza. Forse questi 100mila euro potevano essere dati alla polizia municipale che in straordinario poteva svolgere tale servizio. Ma questo forse era troppo semplice».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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