«Dieci anni di residenza o niente case popolari»

«Dieci anni di residenza o niente case popolari»

(...)Assessore Paola Bulbarelli, sono queste le linee guida della nuova legge di riforma dell'Aler?

«Entro la fine del 2014 voglio che il testo preparato dal mio assessorato arrivi in giunta».

Dieci anni di residenza è un criterio piuttosto rigido. Ci saranno accuse di razzismo e incostituzionalità.

«Nelle case popolari la situazione è grave e va affrontata con decisione».

Ha fatto vedere il testo al governatore Roberto Maroni?

«Lo ha visto ed è d'accordo con me».

È un intervento piuttosto duro.

«Ma questo, come del resto tutti gli altri punti, vanno discussi con tutti i partiti e con gli stakeholder coinvolti. Parlo di Anci, sindacati, associazioni di categoria. Serve la massima condivisione».

Altri interventi?

«Per combattere la morosità che oggi è insostenibile, vorremmo introdurre il Rid per il pagamento dei canoni».

Però c'è anche chi i soldi per pagare proprio non li ha.

«Per le persone oneste che saranno sempre in regola con i pagamenti introdurremo una premialità sugli affitti».

Quale premio?

«Per loro ci saranno forti sconti».

Sono tempi di crisi. Basterà?

«Recuperare la morosità potrà consentire di esentare dal canone gli over 65 in gravi difficoltà economiche».

Le graduatorie sono un problema.

«Dovremo essere molto più rigorosi, introducendo un potenziamento dei controlli sui requisiti per accedere alle liste di assegnazione».

Questo cosa significa?

«Che chi non ha realmente diritto alla casa, andrà subito cancellato».

Può già fare un esempio?

«Chi ha un altro alloggio di proprietà in Italia o all'estero non potrà assolutamente entrare in uno dell'Aler».

Questi interventi saranno sufficienti per non farla affondare?

«Grazie a questa legge e all'intervento di Regione Lombardia, Aler si potrà salvare. Potrà procedere al pagamento dei fornitori e far ripartire i cantieri».

Nel frattempo la situazione è piuttosto grave.

«La Regione di qui a fine anno ha stanziato altri 500mila euro per la manutenzione immediata degli alloggi da restituire alle famiglie».

Le liste d'attesa sono lunghissime.

«Con i 9,7 milioni di euro che abbiamo stanziato e i ribassi d'asta ottenuti, gli alloggi recuperati saranno ben più dei mille previsti. E le ristrutturazioni sono già cominciate».

Vanno recuperati gli alloggi sfitti.

«Quelli già riqualificati da Aler sono 460. Il modo migliore per sottrarli alle occupazioni abusive».

Vanno assegnati velocemente.

«Novanta sono già stati assegnati tra le vie Baroni e Saponaro, quattordici hanno già avuto l'abbinamento con i nuovi inquilini e dieci saranno pronti nei prossimi giorni».

E il racket delle occupazioni?

«Martedì in prefettura firmeremo il protocollo con tutte le istituzioni. Finalmente ognuno saprà esattamente quali sono i suoi compiti».

È vero che c'è una black list di 200 case da sgomberare subito?».

«Sono quelli che creano problemi di ordine pubblico nei condomini».

Quando il primo sgombero?

«Se martedì si firma, basteranno pochi giorni. Magari si potrà cominciare già la prossima settimana».

Qual è la ricetta per salvare Aler?

«Sgombero delle case occupate, recupero immediato e messa a disposizione delle famiglie che ne hanno diritto. Tutto in venti giorni».

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