Cronaca locale

Dirigente islamica col Pd Scontro sulle candidature

In quota Majorino correrà un'esponente Caim In lista anche gli oppositori del piano moschee

Annunci e ritiri. Passi avanti e indietro. È stata una giornata piena di sorprese e novità per la sinistra milanese. Nelle liste del Pd, da indipendente, si candida una dirigente del coordinamento delle associazioni islamiche cittadine, Sumaya Abdel Qader, responsabile cultura del Caim e già protagonista di un progetto comunale che aveva l'obiettivo di portare nelle scuole le fedi religiose diverse dalla cattolica. «Mi candido per portare il mio contributo come donna, come madre, come project manager, come attivista per i diritti delle donne e delle minoranze» ha scritto, ricevendo molti sostegni ma non solo. Nella stessa lista, scendono in campo come previsto anche il responsabile Cultura del Pd, Daniele Nahum, già vicepresidente della Comunità ebraica, e Maryan Ismail, esponente della comunità somala, nota fra l'altro per aver bocciato il piano sulle moschee. Anche Nahum di recente è stato protagonista di uno scambio significativo con l'assessore (Pd) Pierfrancesco Majorino. Nahum ha sostanzialmente bocciato il bando per i luoghi di culto «meritandosi» con ciò una risposta a dir poco polemica dell'assessore, ma conquistando anche una parziale «frenata» del candidato Beppe Sala. Sulla candidatura della esponente del Caim il partito si è diviso e la segreteria ha dovuto prendere atto di questa spaccatura.

Intanto, dallo stesso fronte di sinistra, ieri è arrivato l'annuncio del presidente della commissione sicurezza, Gabriele Ghezzi (eletto Pd) che ha annunciato l'intenzione di non ricandidarsi, chiamando in causa un po' tutta l'amministrazione: «Dal sindaco alla giunta, dalla maggioranza al mio ex partito - ha scritto - tutti hanno mostrato un deficit di interesse sul tema che è stato impressionante». Ghezzi aveva scritto il programma elettorale sulla sicurezza urbana e dice che «è stato completamente disatteso».

Intanto è stata presentata la lista della «Sinistra per Milano», che nasce come una fusione di due mondi: da un lato l'anima civica arancione e l'area vicina a Giuliano Pisapia, dall'altra i partiti come Sinistra, Ecologia e Libertà e quel che resta dei Verdi. Primi quattro nomi in lista: Daria Colombo, ex leader dei girotondi milanesi, la coordinatrice Sel Anita Pirovano, l'ex assessore Filippo Del Corno e il braccio destro di Pisapia, Paolo Limonta. «Siamo come una misticanza - ha spiegato Pirovano - un'insalata con tanti ingredienti che cambiano in meglio il sapore. Una coalizione plurale».

AlGia

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