Una domenica fra mostre e musei

Dai simbolisti a Wildt, da Laganà a Scarpa

Marta Calcagno BaldiniIl Carnevale è in arrivo e la «Domenica al museo», iniziativa che permette di visitare i musei civici gratuitamente la prima domenica del mese, è oggi. Partendo dal centro città, la prima mostra da vedere è quella appena aperta a Palazzo Reale dedicata ai Simbolisti (inaugurata il 3 febbraio, www.turismo.milano.it), dopodiché si può passare al vicino Museo del Novecento che propone, fino al 26 febbraio, la mostra fotografica dal titolo «milanopiazzaduomo» che, appunto, rende omaggio a piazza Duomo con le immagini scattate da Gabriele Basilico e Marina Ballo Charmet (www.museodelnovecento.org). Una sosta veloce al ristorante Giacomo Arengario, spazio raffinato e particolare proprio nel Museo (www.giacomoarengario.com) e poi si riparte. Non può mancare una passeggiata lungo la vicina via Torino fino al Civico Museo-Studio Francesco Messina, nella chiesa sconsacrata di San Sisto che, dal 2014, ospita al suo interno anche opere di giovani artisti oltre alla collezione del Messina appunto, che proprio qui ebbe il suo atelier. Lo scultore autore anche del Cavallo morente della Rai (1900-1995), infatti, catanese di nascita, genovese per formazione e milanese per scelta, si trasferisce negli anni '30 nella città meneghina, dove insegna scultura all'Accademia di Brera e adotta come studio la chiesa secentesca sconsacrata di San Sisto che il Comune gli dona in cambio del lascito delle sue opere una volta morto, e che Messina restaura interamente a sue spese (via San Sisto 4/A, tel. 02-86453005). Ancora passeggiando in centro si arriva al Museo Poldi Pezzoli in via Manzoni 12, dove visse il grande collezionista d'arte milanese. Qui si propone un'idea della Casa dei coniugi Giacomo e Ida Jucker, anch'essi prestigiosi collezionisti dell'arte del secondo Ottocento nella mostra «L'incanto dei Macchiaioli» nella collezione di Giacomo e Ida Jucker (fino al 29 febbraio 2016, www.museopoldipezzoli.it). A proposito di 1800, è aperta anche la Pinacoteca di Brera con il Cenacolo Vinciano (prenotazione obbligatoria su www.vivaticket.it). Arrivati a Brera la distanza dal Castello Sforzesco (www.milanocastello.it) è breve, per poi tornare verso il Duomo con una sosta alle Gallerie d'Italia in piazza della Scala (www.gallerieditalia.com) dove è protagonista «Hayez», il pittore veneziano famoso per il «Bacio» (opera di cui sono esposte le tre versioni una affianco all'altra) e alla Gam-Galleria d'arte moderna di via Palestro (www.gam-milano-com), che ancora per pochi giorni (14 febbraio) ospita la mostra dello scultore milanese Adolfo Wildt. Spostandoci e cambiando completamente genere artistico, è aperto oggi anche il museo Wow Spazio Fumetto in viale Campania 12, dove si può visitare la mostra omaggio per Giuseppe Laganà, uno dei protagonisti del mondo dell'animazione italiano: «Laganà-Sogni e cartoon di tutti i colori» espone bozzetti e tavole originali di oltre un centinaio di lavori realizzati per l'editoria, la comunicazione, la pubblicità e il cinema (dal Carosello Pavesi di Lancillotto, a materiali per la serie di Lupo Alberto o le illustrazioni per il Corriere dei Piccoli). Fino al 13 marzo, sempre allo Spazio Wow, è aperta, ma non gratuita, anche la mostra sulla figura di Romano Scarpa il più celebre illustratore per la Disney italiano, nonché apprezzato autore di storie di Topolino e Paperino (www.museowow.it).

Da viale Campania a via Tortona 56, infine, per il Museo delle Culture nell'ex Ansaldo che fino al 13 marzo ospita la mostra sulla Barbie, «The icon» e ancora solo fino al 21 febbraio quella sul pittore francese Gaugin (www.mudec.it).

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