A un passo da quota centomila. È il numero di milanesi che hanno dato la disponibilità a donare gli organi. Un gesto di generosità non scontato, che dimostra come Milano abbia il cuore in mano anche in questo delicato campo che riguarda la fine della vita, momento non facile, spesso neanche gradevole, da guardare in faccia. In tutta Italia sono 9.381 le persone che attendono un trapianto e circa 1 milione e 600mila gli italiani che hanno sì.Eppure, anche se sono oltre 96mila i milanesi che hanno dato la loro disponibilità alla donazione di organi (su un totale di 403mila persone in tutta la Lombardia), e il 2015 si è chiuso con un incremento di donazioni e trapianti, la percentuale sul totale della popolazione è ancora bassa e così la possibilità che si arrivi davvero al trapianto, che a volte è necessario per sopravvivere. Il bisogno e le richieste rimangono molto più elevati della disponibilità di organi: le donazioni in Lombardia sono 250, a fronte di 800 trapianti. Ancora qualche numero: i trapianti eseguiti nel 2015 negli ospedali milanesi sono stati 390 su 718 a livello regionale.I dati arrivano da Palazzo Marino, che li ha forniti in occasione della nascita dell'anagrafe dei donatori di organi e tessuti. Iscriversi diventerà più facile: i cittadini potranno dare il proprio consenso compilando un modulo al momento della richiesta della carta d'identità o del suo rinnovo. Una modalità che consente di raggiungere le persone sin dal momento in cui diventano maggiorenni: ai diciotto anni, andando a fare la carta d'identità da adulti, i giovani milanesi potranno decidere se donare gli organi in caso di incidente o morte improvvisa. Naturalmente si potrà dire anche no: in questo caso si sarà esclusi dall'anagrafe dei donatori.Al momento del rilascio o del rinnovo della carta di identità presso l'ufficio Anagrafe, il Comune ne invierà telematicamente una copia al Sistema informativo trapianti per consentire la registrazione entro 24 ore. Ogni cittadino potrà modificare la propria volontà in qualsiasi momento con una dichiarazione presso il proprio distretto Asl. L'attesa è che la facilità nel dare il consenso o il dissenso agevoli la disponibilità. In molti casi è l'incertezza sulla volontà dei propri cari a ostacolare le donazioni da parte della famiglia.
L'iniziativa del Comune, in vigore da lunedì prossimo, 11 gennaio, è stata presentata a Palazzo Marino dagli assessori alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino e al Commercio Franco D'Alfonso, e arriva a seguito dell'adesione del Comune al protocollo d'intesa «Donare gli organi: una scelta in Comune», siglato tra Regione Lombardia e Centro nazionale per i Trapianti, Federsanità- Anci (l'Associazione nazionale dei comuni italiani), Anci Lombardia, Aido (l'Associazione italiana donatori d'organi) e Nitp (il Nord Italia Transplant program).SCot- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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