Donazione degli organi solo uno su 4 si esprime

Da un anno il Comune raccoglie i consensi: 25mila sì, ma 100mila non ritirano il modulo

Chiara Campo

Gennaio è stato il mese con più adesioni (4.455), marzo quello con la percentuale più alta (92,5 per cento). Il Comune ha fatto il bilancio del primo anno di raccolta del consenso alla donazione di organi e tessuto presso gli sportelli anagrafici. Durante tutto il 2016 ha raccolto quasi 25mila sì al trapianto in caso di decesso. Le percentuali dei favorevoli viaggiano tra il 77,8 e il 92,5 ma non bisogna farsi ingannare. A tutti i cittadini, da quando è stata lanciata l'iniziativa «Una scelta in Comune» in collaborazione con Aido, viene chiesto se vogliono dichiarare ufficialmente il proprio assenso o diniego alla donazione. E su circa 130mila milanesi che hanno rinnovato la carta d'identità, solo 29.339 - uno su quattro - ha voluto ritirare il modulo. In 4.414 hanno barrato la casella con il «no», 29.339 il «sì» (quindi l'84,9 di chi ha già preso una decisione). Gennaio è stato il mese in cui sono stati rilasciati più documenti ed è anche quello in cui i numeri dei nuovi donatori hanno volato alto, 3.644. La maggior parte dei rinnovi viene presentata da italiani, dunque è anche la nazionalità che guida la classifica. Su un campione di circa 20.800 schede firmate nei primi nove mesi del 2016, solo 739 stranieri si sono espressi, e quasi la metà (330) ha detto no. Le nazionalità che dopo l'Italia hanno fornito più iscritti all'elenco dei donatori ci sono Perù (91), Romania (72), Ecuador (44), Brasile (38), Spagna (34). Hanno dchiarato sì 11.008 femmine e 9.865 maschi. Mano a mano che sale l'età si accorcia la distanza tra chi favorevoli e contrari: nella fascia 18/30 anni si contano 3.277 sì e 330 no, in quella tra gli 81 e 90 anni i rapporti diventano 746 a 385 e dopo 51 a 39. La dichiarazione viene conservata dall'ufficio anagrafico e inviata automaticamente al sistema informativo trapianti per consentire la registrazione entro 24 ore. Ogni cittadino può modificare la propria volontà in ogni momento con una dichiarazione successiva presso il proprio distretto Ats.

«Sono stati raggiunti numeri neanche immaginabili quando si è partiti» ha dichiarato l'assessore alla Trasformazione digitale Roberta Cocco aggiungendo che «circa l'85% delle persone che hanno compilato il modulo ha offerto gli organi, dimostra quanto i milanesi siano disponibili a mettersi a disposizione». Anche il collega al Welfare Pierfrancesco Majorino è «positivamente sorpreso». Il presidente di Aido Milano Maurizio Sardella guarda però al «tanto lavoro ancora da fare» per intercettare quei centomila che non hanno voluto ritirare il modulo. I dirigenti dell'anagrafe ammettono che la gente arriva allo sportello senza sapere che verrà sottoposto a questa domanda, e la maggior parte su un tema così delicato non è pronta a rispondere su due piedi. «Bisogna lavorare di più sulla sensibilizzazione» conferma l'Aido, che ha deciso di donare al Comune 17 monitor (i primi 5 saranno installati a breve in via Larga) per trasmettere uno spot. In Italia sono già oltre 415mila consensi manifestati nelle sedi anagrafiche dei Comuni, 84mila de quali in Lombardia.

Ogni anno in Italia vengono effettuati 3mila trapianti a fronte di una lista d'attesa di circa 9mila malati, 500 dei quali ogni anno muoiono prima che un organo o un tessuto sia disponibile. La percentuale di sopravvivenza a 5 anni dal trapianto oscilla invece tra l'80 e il 90%.

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