Chiara Campo
Protestano Forza Italia e la sinistra radicale, ma pare che anche il soggetto più interessato abbia accolto la notizia con qualche mal di pancia. Giorni fa il sindaco Beppe Sala ha nominato amministratore unico di Milano Ristorazione Fabrizio De Fabritiis, già presidente dell'Organo di Vigilanza della società che gestisce le mense scolastiche. In fondo alla nota ufficiale del Comune si specifica però che «data l'importanza del servizio svolto quotidianamente da MiRi, nei prossimi mesi l'amministrazione nominerà un direttore generale per coadiuvare De Fabritiis nello svolgimento del suo incarico». Intanto, da sinistra Basilio Rizzo (Milano in Comune) fa notare che il sindaco «non può nominare il dg, mi auguro ci sia stato un errore di forma». Ma la critica è mirata soprattutto al doppio incarico in vista nella società, «un amministratore unico dovrebbe avere autonomia, non serve pagare un altro manager». Anche il consigliere Fi Pietro Tatarella nota che «prima il Comune ha fatto un bando per il consiglio di amministrazione di Milano Ristorazione, poi invece ha nominato un amministratore unico, facendo credere che fosse solo per una questione di risparmio. Ora vogliono affiancare all'amministratore unico un direttore generale. Una soluzione che non ha senso e non deve passare.
Se c'è un amministratore unico si prenda le deleghe e faccia il suo lavoro. Altrimenti si nomini un cda». E fa notare la contraddizione del Pd a Milano con Il governo che «con la legge Madia vuole fare spending review sulle partecipate. Qui aumentiamo le poltrone?».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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