Hanno scritto da vescovi cinquant'anni di storia di Milano. Sono morti uno il giorno prima dell'altro, alla fine dell'estate, in anni lontani tra loro. Era l'alba del 30 agosto del 1954, sessant'anni fa, quando il cardinale Alfredo Ildefondo Schuster moriva nel seminario di Venegono a 74 anni. Sono passati due anni dal 31 agosto 2012, giorno in cui il cardinale Carlo Mario Martini ha chiuso gli occhi nella casa di riposo dei Gesuiti di Gallarate. Aveva 85 anni.
Sono stati arcivescovi di Milano ciascuno per un quarto di secolo: Schuster dal 1929 al 1954, Martini dal 1979 al 2002. Due religiosi arrivati da fuori: il benedettino Schuster, strappato da Pio XI all'abbazia romana di San Paolo fuori le mura e il gesuita torinese Martini, studioso divenuto pastore, inviato a Milano da Giovanni Paolo II mentre era rettore dell'Università Gregoriana.
Personalità diversissime: conservatore Schuster, progressista Martini, per usare un'etichetta che vale quel che vale quando si appiccica agli uomini di Chiesa. E la Chiesa ambrosiana quest'anno li ricorda insieme, il beato Ildefonso Schuster e il cardinal Martini. Ai funerali di entrambi si è riversata mezza Milano. Se per molti la storia di quel corpo accompagnato in processione da Venegono a Milano è una testimonianza affidata ai racconti di altri, tutti ricordiamo il Duomo stracolmo per Martini e le file lunghe tre giorni, fino al funerale.
Domenica 31 agosto alle ore 17,30 in Duomo il cardinale Angelo Scola celebrerà la Messa nel secondo anniversario della morte di Martini. Occasione scelta da Scola anche per ricordare i sessant'anni dalla morte di Schuster. Ma già oggi in Duomo il beato Ildefonso sarà ricordato con una Messa celebrata alle 17,30 dal vicario episcopale Mario Delpini.
Alla fine, dopo una visita al luogo in cui in Duomo è conservato il corpo di Schuster, alle ore 18,30, nella Sala delle Colonne del Museo del Duomo sarà proiettato il film di Marco Finola «Schuster: pastore della Chiesa Ambrosiana».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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