«I magistrati che stanno cercando tangenti alla Lega per dieci miliardi e in due anni non hanno trovato nemmeno dieci centesimi. E noi dobbiamo anche pagarli». Attacca i giudici, Matteo Salvini. Il leader della Lega difende il governatore Roberto Maroni, accusato dai pm di aver fatto pressioni per far assumere due persone in società pubbliche, e di aver preso tangenti da Finmeccanica. Le raccomandazioni? «Ma mi facciano il piacere - sbotta Salvini -. Si tratta di due che lavoravano con lui da anni. Persone di fiducia a cui è stato un incarico di fiducia». E se sono raccomandazioni «allora io mi autodenuncio. Qui a Strasburgo con me lavorano quattro bravissimi ragazzi, laureati e di cui mi fido. Mi indaghino adesso». I giudici, poi, dovrebbero guardare in casa del Comune.
«Ma il sindaco Pisapia quante persone ha assunto e quante consulenze ha affidato a persone di fiducia? Vadano in Comune a vedere». E l'avviso di garanzia per Maroni? «Uno sputtanamento per motivi politici. Forse dava fastidio che nessun uomo della Lega fosse finito nelle inchieste sul Mose e sugli appalti Expo».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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