Eataly incassa 25mila euro ancor prima dell'apertura

Lo store gastronomico di piazza XXV Aprile: folla di vip e curiosi all'inaugurazione ma le casse erano già entrate in funzione

Eataly incassa 25mila euro ancor prima dell'apertura

Oscar Farinetti ha appena incassato la considerevole cifra di 120 milioni di euro, vendendo al fondo Tamburi Investment Partners il 20% del capitale societario di «Eataly». Ma evidentemente l'imprenditore di Alba non è ancora sazio, oppure in questo momento si sente il Re Mida dell' enogastronomia italiana, riuscendo a guadagnare bei denari anche quando la sua ultima creatura milanese risultava ufficialmente chiusa. Infatti lunedì, tra operai impegnati nelle rifiniture e fornitori al lavoro, il locale ha incassato circa venticinque mila euro da clientela di passaggio. Somma di tutto rilievo, soprattutto se inattesa. Una volta rilevato il buon introito patron Farinetti ha subito cambiato formula per l'atteso opening di ieri del super store della gastronomia nell'ex teatro Smeraldo, in piazza XXV aprile. Inizialmente l' entrata era prevista solo per gli invitati, o su apposita lista nominale, con assaggi di cibo e bevande offerti dalla ditta. Si è deciso però di mutare strategia all'ultimo minuto. Agli ospiti vip viene riservata la zona del ristorante stellato «Alice», mentre il resto dell'enorme struttura rimane a disposizione del pubblico «pagante». Business is business, e quindi bando a convenevoli e inutili eventi mondani, meglio iniziare a guadagnare, mettendo un po' di fieno in cascina. Vanno benissimo le presenze mediatiche del sindaco Giuliano Pisapia, del presidente della Regione Roberto Maroni, di assessori bipartisan, di istituzioni cittadine, di amici del mondo dello spettacolo, ma Eataly deve rimanere una oleata macchina da soldi. Sbagliato rinunciare allo scontrino del gaudente avventore fin dalla prima ora, considerando il notevole interesse suscitato dall'overtoure del tempio culinario ambrosiano. Immaginiamo che «Eataly Milano» diventerà, a breve, il simbolo tricolore del fortunato brand gastronomico, soprattutto in vista del prossimo Expo 2015, quando il capoluogo lombardo assurgerà a meta mondiale del turismo.

Oscar Farinetti, che di conti è avvezzo come pochi, ha scommesso evidentemente anche su questo facendo un investimento imprenditoriale così importante. Il locale dalle dieci del mattino fino a mezzanotte sette giorni su sette.

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