Ecco il biotestamento: nel registro di fine vita iscritti 120 milanesi

Ecco il biotestamento: nel registro di fine vita iscritti 120 milanesi

Sono 120 i milanesi che hanno già preso l'appuntamento per depositare i documenti per il Registro delle dichiarazioni anticipate di volontà sui trattamenti sanitari e di fine vita, istituito dal Comune. L'iscrizione può essere fatta presso lo sportello dedicato all'assessorato alle Politiche sociali di largo Treves 1 (02/88453385, dichiarazionevolonta@comune.milano.it) previo appuntamento.
Come ci si iscrive? Basta compilare un modulo in cui si indica dove e presso chi è stata depositata la propria dichiarazione anticipata di volontà sui trattamenti sanitari che si intende o non intende consentire in situazione di perdita di coscienza definibile come permanente e irreversibile, prelievi e trapianti di organi e tessuti, cremazione e dispersione delle ceneri. Il cittadino, infatti, può indicare direttamente i soggetti fiduciari che ha incaricato per l'esecuzione delle proprie volontà. In questo caso, anche i fiduciari dovranno depositare una propria dichiarazione all'ufficio. Chi può fare da fiduciario? Il proprio medico curante o un'associazione, un comitato, una fondazione, un notaio. Non solo, nell'ufficio si possono anche registrare dichiarazioni già depositate presso uno degli enti che da tempo raccolgono questi dati come l'associazione Luca Coscioni, la chiesa Valdese e l'associazione Umberto Veronesi.
Il Comune, in assenza di una legge nazionale, si limita a costruire un elenco dove è chiaramente indicato il luogo dove il «testamento biologico» è stata depositato. «Questo perché ai sensi della Legge non potevamo fare di più - ha precisato l'assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino - però è sufficiente perché in caso di dolorosa necessità di comprendere le volontà della persona, il Comune dice a chi cura il cittadino-paziente e ai familiari dove le volontà sono state registrate». «Il registro - spiega Marco Cappato, presidente della commissione consigliare Referendum approvati - aumenta la possibilità per coloro che lasciano scritte le proprie volontà che siano prese in considerazione e rispettate. Il fatto che il registro custodisca solo le indicazioni su dove sono custodite le proprie volontà rende lo strumento meno forte ma non per questo privo di efficacia, come insegna il caso Englaro. Non solo, questa formula garantisce una maggior libertà della persona perché non segue una formula predefinita». Tradotto: si può anche parlare di eutanasia, in attesa che la possibilità della «dolce morte» diventi legge.

«Questo è un passo avanti - spiega ancora Cappato - ma il nostro obiettivo è la legalizzazione dell'eutanasia e del testamento biologico. Abbiamo già depositato in Parlamento le due proposte di iniziativa popolare».
«Siamo in una situazione imbarazzante - polemizza Majorino - nella quale i comuni fanno innovazione e il parlamento è bloccato».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica