Cronaca locale

Ecco la cittadella del cinema dove si impara a girare i film

Giannino della Frattina

Nasce a Milano la cittadella del cinema. Un complesso di 90mila metri quadrati completamente dedicato alla settima arte. Area, progetto e finanziamenti (8 milioni di euro totalmente a carico di Regione Lombardia) sono finalmente pronti e ora manca soltanto il via ai lavori. In costruzione un Centro sperimentale di cinematografia, fiction e pubblicità, un Polo di conservazione, studio e fruizione del patrimonio documentario del Novecento milanese, una cittadella per gli studenti. Il tutto, ancora una volta, in un’ex area industriale dismessa, oggi in stato di abbandono, che tornerà a vivere grazie all’intervento di riqualificazione.
Un’operazione a cui ha lungamente lavorato Ettore Albertoni, l’assessore alle Culture del Pirellone. Il terreno individuato è quello dell’ex Manifattura Tabacchi tra viale Fulvio Testi, via Esperia, viale Suzzani e via Santa Monica. Una superficie complessiva di oltre 80mila metri quadrati che comprende, oltre agli immobili industriali diroccati, un asilo nido (attualmente adibito ad archivio), l’ex scuola elementare oggi stazione dei carabinieri e l’ex circolo aziendale adibito a centro anziani. «Il progetto di riqualificazione dell’ex Manifattura Tabacchi - spiega l’assessore comunale Gianni Verga – è un esempio di come aree abbandonate possano tornare ad essere luoghi di interesse pubblico, poli di attrazione ed eccellenza sia per la città e i suoi cittadini che per i visitatori e i turisti. Grazie a questo insediamento, a Milano la cultura e la cinematografia avranno nuovo sviluppo».
Il progetto di riqualificazione e riconversione prevede il recupero del complesso immobiliare, l’insediamento di funzioni pubbliche e di interesse pubblico di eccellenza come la sede del Dipartimento Lombardia della Fondazione Centro sperimentale di cinematografia per la fiction e la pubblicità, dove ci saranno uffici, aule per la didattica e l’alta formazione, spazi per la ricerca e la sperimentazione, aree adibite a servizi accessori e di accoglienza (reception, ristoro). Il Centro si coordinerà con le Scuole civiche del Comune. E poi il Polo di conservazione, studio, valorizzazione e fruizione pubblica del patrimonio documentario del Novecento milanese. Qui ci sarà l’Archivio regionale di Etnografia e Storia Sociale, della Cineteca Italiana, del Disco.
La proposta di variante urbanistica (che verrà attuata con Piano integrato di intervento) prevede il mantenimento della superficie esistente e un mix urbano articolato in residenza (minimo 50 per cento), media-grande struttura di vendita o centro commerciale (massimo 18 per cento) e funzioni compatibili e pubbliche, di uso pubblico o generale (minimo 10 per cento). Edilizia convenzionata pari al 50 per cento dell’edilizia residenziale, edilizia sovvenzionata derivante dalla potenzialità edificatoria di un’area di proprietà del Comune.

All’interno saranno riorganizzati il centro anziani Santa Monica, l’asilo nido e la caserma dei carabinieri.

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