Cronaca locale

Ecco il futuro Museo della Resistenza Costerà 17,5 milioni

Il ministro Franceschini presenta l'opera che sorgerà vicino alla piramide della Feltrinelli

Ecco il futuro Museo della Resistenza Costerà 17,5 milioni

Costerà 17 milioni e mezzo di euro anzichè due e mezzo il futuro Museo della Resistenza, annunciato ieri dal ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini e dal sindaco di Milano Giuseppe Sala. Quel museo che, ha sottolineato il ministro «non può che sorgere a Milano», avrà una sede diversa rispetto a quella della Casa della Memoria di Porta Nuova, ma occuperà la famosa seconda piramide progettata dagli architetti Herzog e De Meuron nell'area prospiciente a quella mastodontica di Fondazione Feltrinelli in via Pasubio. Ecco spiegata la ragione del nuovo preventivo che, per l'edificio di 2.500 metri quadri già approvato dal Pgt dell'amministrazione comunale (con ingresso da piazzale Baiamonti), sarà coperto interamente dal ministero. Serviva una sede più adeguata, hanno sottolineato Franceschini e Sala, «per un museo nazionale di cui il paese ha assolutamente bisogno» e che andrà a compensare la polverizzazione dei tanti luoghi sparsi sulla penisola che ricordano la Resistenza, tra musei locali, associazioni e archivi. Il ministro, che durante la presentazione ha anche letto un messaggio di augurio del capo dello Stato Mattarella, ha precisato che i tempi per la realizzazione del museo saranno definiti nelle prossime settimane. Sul progetto, Franceschini ha espresso anche la sua soddisfazione intima e personale: «Sono figlio di un giovane partigiano bianco - ha detto - e mi sono sempre portato dietro la paura che quel ricordo si smarrisca. È importante avere un luogo che ricorderà ai giovani ciò che hanno fatto i nostri padri, sacrificando tutta la loro giovinezza per la libertà e per la democrazia. Valori, questi, né scontati né ovvi».

Per quanto riguarda i contenuti dell'opera, il ministro ha spiegato che esiste il «pieno coinvolgimento dell'istituto Parri e saranno coinvolte anche tutte le altre associazioni, a cominciare dall'Anpi. La forma giuridica sarà quella della Fondazione «aperta» e, oltre al Comune, coinvolgerà anche la Regione. Per il sindaco Sala si tratta di un progetto «di grande prestigio per Milano che, nella difesa dei valori della Resistenza, non fa un passo indietro ma semmai uno in avanti». Sala ha poi voluto precisare si tratterà di un edificio a se stante «con un'architettura nuova che contribuirà anche alla sistemazione di una parte di quel quartiere». Sulla distribuzione delle risorse, ha poi spiegato: «I soldi che arriveranno basteranno per costruire la sede e realizzare i contenuti del Museo.

Ma sono sicuro che nessuno si tirerà indietro di fronte ad un progetto di tale prestigio, mentre la gestione sarà suddivisa tra Comune ed Enti».

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