Maria Sorbi
Nelle scuole di Baranzate, comune di 12mila anime alle porte di Milano, uno studente su due è straniero. Il paese ha la più alta densità di extracomunitari d'Italia. Il record è stato registrato nel rapporto «Alunni con cittadinanza non italiana» scritto dal ministero dell'Istruzione e dalla Fondazione Ismu.
Basta fare un giro tra le vie di Baranzate per rendersi conto che in paese convivono ben 72 nazionalità diverse. Nella «main street» dell'hinterland, a fianco dei fruttivendoli milanesi doc ci sono kebab, negozi di tecnologia cinese, centri di estetica a gestione brasiliana. E poi c'è il palazzone di via Aquileia, dove convivono cingalesi, peruviani, marocchini, romeni. Gli appartamenti sono 132 ma pare che nel condominio-ghetto vivano più di 600 persone, stipate in bilocali e spesso con serie difficoltà a convivere per culture e abitudini differenti. Tanto che i vecchi inquilini storici, baranzatesi da generazioni, sono scappati.
Tuttavia l'alta presenza di stranieri ha trasformato Baranzate in una sorta di laboratorio. E, non senza problemi, ora è una risorsa. Tanto che, tra gli alunni più meritevoli premiati ogni anni, ci sono anche tanti bambini stranieri. Che parlano perfettamente italiano e concludono gli anni scolastici con un rendimento ottimo.
Il sindaco Luca Elia (Pd) è orgoglioso della risorsa stranieri del cuo comune. «Ormai abbiamo superato il problema dell'integrazione e non registriamo più problemi di razzismo. Siamo alla seconda generazione di stranieri e i ragazzi di tutte le etnie parlano italiano. In un certo senso abbiamo anticipato i tempi, dimostrando come l'integrazione sia possibile». Basta qualche piccola accortezza e un po' di attenzione in più alla comunicazione: ad esempio con istruzioni multilingue per la raccolta differenziata dei rifiuti o per le traduzioni di cartelli e avvisi. «Ma mi piace dire - spiega Elia - che abbiamo superato il concetto dell'integrazione ed ora siamo nella fase dell'internazionalizzazione».
Piuttosto, il nervo scoperto da risolvere resta quello delle condizioni sociali, spesso al limite, di parecchie famiglie. Di stranieri e non. E per questo vanno studiate politiche di sostegno al reddito e bandi per accedere alle case all'asta che rispettino le esigenze di tutte le famiglie. Per il resto l'integrazione a Baranzate comincia a scuola, prosegue in oratorio, nelle piazze, nei supermercati. Fino a portare il piccolo comune in cima alla classifica nazionale delle città con più stranieri. Se si guarda ai valori assoluti, ci sono ovviamente le città più popolose (Roma in testa) nella top list del rapporto per numero di alunni stranieri. Ma se si conta quanto la loro presenza incida sul totale degli studenti, i piccoli comuni sono ai primi posti.
Dopo Baranzate, dove l'incidenza di stranieri è del 53,4%, ci sono Santa Croce sull'Arno (Pisa) con il 35,5% e un altro comune dell'hinterland milanese, Pioltello con il 31,3%. In tutti e tre i casi si tratta soprattutto di ragazzi stranieri nati in Italia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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