«Se la guerra va avanti, se la situazione si aggrava, bisognerà arrivare a delle ordinanze» per abbassare i riscaldamenti privati e non solo negli stabili comunali come ha deciso due giorni fa la giunta e per limitare l'illuminazione, ad esempio nei negozi e bar dopo l'orario di chiusura. Beppe Sala ne ha parlato «anche con il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, ci stiamo orientando intanto per lavorare sui nostri stabili e invitare a risparmiare energia, poi se la situazione si aggrava arriveremo a ordinanze valide per tutti». Il centrodestra ha criticato lo spegnimento dei termosifoni due ore prima nelle case popolari («non c'è misura che non venga contestato, facciamo quello che possiamo» ribatte). Ma fa discutere anche l'ipotesi di invitare (o addirittura obbligare) i commercianti a spegnere le vetrine. Anche Confcommercio è critica. E l'assessore regionale Riccardo De Corato avverte che «Milano vive da mesi un'emergenza sicurezza, una città al buio è pericolosa». Intanto il Comune ha deciso di pubblicare un vademecum di «Buone pratiche per il risparmio energetico», un mix tra consigli «della nonna», che non ci sarebbe bisogno di ricordare, o effettivamente utili per arrivare a risparmiare - secondo le stime riportate nella determina dirigenziale - «fino a 250 euro all'anno» e «300 kg di emissioni di CO2». Il documento parte dal presupposto che «l'attuale scenario geo-politico sta avendo ripercussioni economiche pesanti per l'aumento esponenziale dei prezzi dell'energia che impattano su cittadini, imprese e Comune». É «necessario promuovere azioni di risparmio energetico», per ridurre i consumi e i costi sostenuti dai cittadini.
E dunque, partendo dal capitolo «Riscaldamento», il documento ricorda le detrazioni fiscali per isolare termicamente i condomini (il superbonus 100% vale fino a tutto il 2023). Per chi deve cambiare caldaia, meglio installarne una con pompa di calore elettrica o un apparecchio ibrido. Regolare il termostato a massimo 20 gradi («per ogni grado in meno puoi risparmiare il 7% dei costi del combustibile»). Non posizionare mobili o oggetti davanti al termosifone e - una regola che si darebbe per scontata - «quando cambi l'aria ricordati di non lasciare e finestre aperte troppo a lungo e fallo una stanza per volta chiudendo le porte interne». Per gli «Impianti di condizionamento» il consiglio è di optare per «modelli inverter che consumano fino al 30%% in meno» e «a pompa di calore utilizzabili anche d'inverno». Regolare il termostato a 26 gradi o sopra. Capitolo «Acqua calda sanitaria»: anche qui si va da regole acclarate come preferire la doccia al bagno per risparmiare acqua e gas o «chiudere il rubinetto mentre ci si insapona», alla raccomandazione di non lasciare sempre acceso lo scaldabagno elettrico (bastano 2 ore prima dell'uso) e non oltre i 50 gradi. Luci: «Le lampadine a led consumano anche l'80% in meno di quelle a incandescenza, scegli lampadari con minor numero di lampade». Gas e corrente: «Copri le pentole mentre sono sui fuochi di cottura, prediligi la pentola a pressione». Acquistare elettrodomestici di classe elevata (A, A+ o A++), controllare periodicamente la tenuta delle guarnizioni di gomma delle porte del frigorifero, staccarlo di almeno 10 cm dal muro, non impostare la temperatura sotto i 4 gradi, «evitare di stiparlo come un armadio, l'aria deve poter circolare, alcuni alimenti si possono conservare anche fuori», non introdurre alimenti caldi. Per risparmiare il 45% di energia su un ciclo completo, «rinunciare all'asciugatura con aria calda nella lavastoviglie». Altre dritte: il forno microonde consuma meno energia, le luci di tv, video, pc e telefonino consumano anche in stand by, vanno spente se possibile (idem il wifi di notte).
Mezzi di trasporto. La giunta green, ca va sans dire, invita a «prediligere la bici o la camminata» all'auto e se possibile il treno all'aereo. In auto, motori spenti quando si è fermi nel traffico, velocità moderata per risparmiare benzina e diminuire e polveri prodotte dall'attrito con asfalto e freni. In ufficio: «Usare lampade da scrivania rispetto alle luci elettriche fisse, tende oscuranti d'estate, spegnere luci e monitor quando ci si allontana dalla postazione» e (pure) «rileggere le mail prima di spedirle per evitare reinoltri inutili». In negozio: tenere le porte chiuse, regolare la temperatura («i clienti non devono soffrire di freddo d'estate e di caldo d'inverno»), spegnere insegne e luci interne dopo la chiusura e in bar e ristoranti «sostituire i vecchi armadi frigoriferi con nuovi apparecchi ad alta efficienza».
E ancora una volta il capogruppo di Europa Verde Carlo Monguzzi punge la sua giunta: «Vademecum? Un Comune deve fare provvedimenti e non dare consigli ai cittadini. Comune mio, non star lì a fare finta di studiare, guarda su internet, basta copiare».
Critica il «no a tutto dei commercianti» e la giunta: «Su 10 richieste per il risparmio energetico ne ha recepita una e l'obbligo di spegnimento di notte delle luci dei negozi, già trasformato dall'aula in invito, non c'è più nella delibera».
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