Cronaca locale

Entro l'autunno chiude via Sacile "E si apriranno piccoli centri"

Entro l'autunno chiude via Sacile "E si apriranno piccoli centri"

Chiudere via Sacile-Bonfadini per aprire tanti piccoli centri di accoglienza. L'annuncio lo ha dato l'assessore comunale al Welfare Pierfrancesco Majorino: il campo in cui soggiornano 130 persone ormai ha fatto il suo tempo, è il momento di passare a realtà diffuse più piccole che portino avanti il progetto di reinserimento sociale da cui è nato il CAT e i centri di via Novara e del Parco Lambro. »Per continuare a pensare a dove vanno - ha precisato Majorino - e non solo da dove se ne vanno». L'obbiettivo del Comune è infatti quello di proseguire sulla stessa strada che negli ultimi anni ha riportato in classe 500 minori, ma in una forma diversa che crei meno disagi ai residenti. Come ammesso dallo stesso Majorino infatti fuori da via Sacile- Bonfadini si è creata una «situazione abusiva che per noi non ha senso di esistere». Anche quella dentro in realtà ha raggiunto la fine strutturalmente come spiegato da don Virginio Colmegna: «Costerebbe più proseguire con la manutenzione che chiudere». Il religioso ha poi precisato che «dire però che entro l'autunno si chiude il CAT, significa mettersi in moto fin da subito per la programmazione di un nuovo intervento, perché i tempi sono stretti». Il Comune non pensa solo a chiudere il centro di accoglienza, dove in questi mesi si sono visti quasi più sgomberati dalle case popolari che rom, ma a bonificare tutta l'area intorno. Proprio quello che chiedevano «da due anni» i rappresentanti del centrodestra in Municipio 4 come la vicepresidente del Consiglio Rosa Pozzani (FI) che chiede che «700.000 euro all'anno» siano usati «in borse lavoro e non per assistenzialismo temporaneo che nei fatti è perenne». La cifra citata non è casuale, ma il costo annuale sostenuto da Palazzo Marino per via Sacile-Bonfadini.

«Ora ci aspettiamo un coordinamento con le Forze dell'Ordine per ripulire l'area dalle occupazioni abusive delle palazzine di Sogemi - ha rincarato la dose Oscar Strano(FI), presidente del Consiglio di Municipio 4 - delle strade pubbliche ormai dominio esclusivo dei rom e dei vari campi rom nell'area».

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