Esonda il Seveso: Milano ancora sott'acqua

Per la terza volta in un mese il quartiere di Niguarda sommerso dall'acqua. E in corso di Porta Romana si apre un'immensa voragine. E Pisapia che fa?

Esonda il Seveso: Milano ancora sott'acqua

Basta un'altra nottata di pioggia a far esondare il Seveso. Ed è ancora emergenza maltempo. Per la terza volta nel giro di poche settimane, Milano è tornata a essere coperta dall'acqua. Nella zona Nord della città, negli stessi quartieri colpiti il 25 giugno e l'8 luglio, quando la città andò in tilt, ci sono fino a venti centimetri d’acqua. In corso di Porta Romana, nel pieno centro storico del capoluogo lombardo, ha invece ceduto il manto stradale aprendo così un'immensa voragine di circa 12 metri di profondità e dell’ampiezza di sei metri per tre.

Milano sta andando a pezzi. E il sindaco Giuliano Pisapia si occupa di tutto fuorché di mettere la testa sui problemi reali del capoluogo lombardo. L'ennesima esondazione del Seveso e la voragine di dodici metri in pieno centro sono due fotografie di una città al collasso. Sebbene l'esondazione di oggi abbia interessato solo il quartiere di Niguarda senza allargarsi, come era invece accaduto le scorse volte, al quartiere Isola, numerose vie intorno a viale Fulvio Testi sono state chiuse al traffico. Un'emergenza che è durata diverse ore e che soltanto intorno alle dieci del mattino è rientrata. Almeno fino a quando il maltempo non deciderà di essere nuovamente impietoso con i milanesi. Intanto si contano i danni. Solo per l'ultima esondazione la Regione Lombardia ha contato almeno 47 milioni di euro di danni. Tanto che il governatore Roberto Maroni ha scritto al premier Matteo Renzi per chiedere lo stato di emergenza.

E Pisapia? Resta con le mani in mano. Non muove un dito. E la città si ripiega su se stessa. Con gravissimi disagi per i milanesi. Come, per esempio, è accaduto questa mattina nel centralissimo corso di Porta Romana. Nel bel mezzo della carreggiata, all'altezza del civico 123, si è aperto un buco gigantesco a causa della rottura di una congiunzione tra la tubatura principale che trasporta l’acqua potabile e i tubi dei condomini.

Il cedimento dell’asfalto, inghiottito dalla massa d’acqua che ha eroso il terreno sottostante, è avvenuto più o meno all'incrocio con via Eugenio Vaina. I vigili del fuoco hanno prosciugato l'acqua che riempiva la voragine che, col passare delle ore, si era estesa a box e cantine dei palazzi circostanti.

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