Gli ex barconi bar dei Navigli vanno all'asta per cinquemila euro

Nessuno vuole i galleggianti rimossi. Prezzo stracciato dopo 2 bandi flop

Gli ex barconi bar dei Navigli vanno all'asta per cinquemila euro

Il prossimo passo sarà la concessione a costo zero con consegna a domicilio gratuita. Il Comune non riesce a liberarsi degli ex barcone sfrattati dai Navigli nel 2018 dopo una lunghissima guerra di ricorsi con i titolari dei ristoranti che per anni hanno accolto a bordo il popolo della movida per cene e drink. Le quattro imbarcazioni, ex bar o ristoranti, un anno e mezzo fa sono state rimosse e traslocate d'imperio dal Naviglio Grande o Pavese al parcheggio Atm Trenno, ma rischiano di rimanerci a lungo. Ieri la giunta ha tentato una mossa in extremis, sperando che possa bastare a far togliere gli «ormeggi» ai galleggianti dal cemento di via Novara. Ha lanciato una nuova asta, riducendo ancora il prezzo d'acquisto a soli cinquemila euro. Chissà.

Ricapitolando. Dopo battaglia al Tar e in tribunale, notifiche delle diffide e ordinanze di sgombero, il Comune tra il 3 e il 5 gennaio del 2018 ha avviato la rimozione delle vecchie imbarcazioni di ferro dalle acque dei Navigli. I proprietari avevano trenta giorni di tempo per reclamare i manufatti, ma nessuno li ha ritirati e sono rimasti da allora in custodia nel parcheggione di via Novara. Il 12 febbraio di un anno fa la giunta ha pubblicato non una vera e propria asta ma un primo avviso pubblico per raccogliere manifestazioni di interesse ad acquistare i galleggianti. C'era un discreto ottimismo, alla scadenza il 9 marzo erano arrivate otto manifestazioni di interesse, la giunta a quel punto ha inviato a sei concorrenti (due nel frattempo si erano già ritirati) gli inviti formali a presentare le offerte economica, con base d'asta non inferiore a 20mila euro per ogni lotto. Peccato che ci sia stata la fuga generale, zero offerte e tutto da rifare. Lo scorso 23 gennaio il Comune ha pubblicato un secondo avviso, e facendo i conti con la realtà ha abbassato il prezzo del cinquanta per cento, me non ha trovato un solo concorrente disposto a portarsi a casa (o al lago) almeno una delle imbarcazioni per diecimila euro. Buona la terza? Si vedrà.

Ieri «al fine di rimuovere in tempi rapidi i barconi di proprietà di Atm» come si legge nella determina dirigenziale pubblicata sull'Albo pretorio «si intende riproporre una terza volta la vendita dei quattro galleggianti, con una base d'asta ulteriormente ridotta del 50% rispetto all'ultimo avviso». Cinquemila euro ciascuno, al netto di imposte, tasse e oneri notarili. Ogni barcone è lungo circa 25 metri e largo cinque.

Era stato l'ex sindaco Giuliano Pisapia a lanciare nel 2009 la guerra ai bar-ristoranti galleggianti che da decenni, ma dopo procedure di sfratto mai eseguite e ricorsi da parte dei titolari, è stata la giunta Sala a mettere la parola fine. Lo storico barcone de «Le Scimmie» era stato rimosso negli stessi giorni dal Consorzio Etv Villoresi e ormeggiato a Corsico. Fino all'anno scorso non ha avuto una sorte migliore, due aste pubbliche sono andate deserte.

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