«Ex Voto» farà da punto di contatto tra i gruppi e le loro iniziative

«Ex Voto» farà da punto di contatto tra i gruppi e le loro iniziative

A volte non hanno una sede, trovarle per telefono è quasi impossibile. La ricerca si deve fare online e girando per Milano. I luoghi in cui vive, più attiva e dinamica che mai, la nuova generazione di trenta-quarantenni milanesi che ha voglia di cambiare in meglio la propria città, e che quindi si riunisce volontariamente in associazioni, gruppi, circoli, comitati, ognuno diverso dall’altro, ognuno autonomo e specifico, eppure vicino a tutti gli altri per il fatto stesso di abitare a Milano e «agire» proprio qui. Così c’è anche chi ha deciso di fare una mappatura di queste realtà, per capire esattamente quante e quali sono. Si tratta di Ex-Voto, l’associazione nata per essere promotrice dell’idea di «sharing culture», concetto nuovo che consiste nel «socializzare in modo trasversale, in modo da creare ancora più connessioni, sintonie, contatti fra tutti – dice Nicola Ciancio, fondatore di Ex-Voto con Simona Da Pozzo, Elena Bari e Giovanna Crisafulli -. Vogliamo coinvolgere diverse realtà che operano a Milano: conoscendoci meglio sarà ancora più possibile realizzare progetti e idee insieme, unendoci in un’ottica di collaborazione». Se l’idea di creare una mappatura di tutte queste diverse realtà giovani milanesi attive negli spazi pubblici di Milano è partita come esigenza specifica di Ex-Voto, è piaciuta anche a Daniela Benelli, assessore all’Area metropolitana che ha voluto incaricare Ex-Voto di diventare un punto di riferimento e di connessione-organizzazione per tutte queste realtà cittadine, e guarda con partecipazione il suo operato: «Questa amministrazione sta seguendo con molto interesse il progetto dell'associazione Ex-voto – dice l’assessore -. Sono convinta che lavorare insieme alle realtà presenti sul territorio, che oramai da tempo contribuiscono a vitalizzare con attività e iniziative i quartieri di Milano, darà ottimi risultati. Queste associazioni lavorano in modo davvero innovativo se pensiamo alla coesione sociale che riescono a portare nei quartieri, e la creazione di una rete che le riunisca ci permetterà di sperimentare nuove interessanti modalità nel rapportarci con loro». Il compito di coordinamento tra queste varie associazioni che operano a Milano è stato conferito a Ex-Voto già il 29 gennaio scorso dall’assessore durante il terzo appuntamento del progetto «Non Riservato», ovvero il luogo di dibattito aperto sulle nuove pratiche di socializzazione che si svolge nel programma di «Elita Sunday Park», l’appuntamento mensile tra musica, arte, spettacolo che si tiene al Teatro Franco Parenti (www.elitamilano.org).
Ex-Voto ha cominciato il censimento di queste realtà a Milano da inserire nella rete da loro coordinata subito dopo l’ufficializzazione del suo incarico da parte dell’Assessore. «Con una ventina di associazioni siamo già in contatto, ma la nostra ricerca continua. Non ho idea di quante ne potremo trovare, fra organizzate e non organizzate».
Gli ambiti in cui queste operano sono i più vari, dall’arte, ai giochi urbani, gli sport, il gardening, attività sociali... si arriverà probabilmente a trovare un centinaio di realtà diverse. Unire le realtà che esistono è la ricchezza del territorio stesso» spiega ancora Nicola. Perché è più semplice, più economico e più stimolante, agire in sintonia che individualmente. Ex-Voto è fin dall’inizio un esempio di questo nuovo cambio di mentalità: «ognuno di noi aveva il proprio lavoro. Ci siamo uniti per aiutarci reciprocamente, con le proprie competenze.

Da qui abbiamo poi iniziato a creare ulteriori eventi e incontri». Ex-Voto è un nome indicativo della filosofia che anima il gruppo: «se vuoi fare qualcosa oggi sembra che devi veramente fare un voto da quanto è complicato. Ma noi vogliamo agire ugualmente».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica