Expo, Cantone dà l'allarme: «Corruzione sottovalutata»

La stella rossa Sanpellegrino sulle etichette di una bottiglia special edition distribuita in 150 milioni di esemplari in ottanta Paesi in tutto il mondo ne faranno l'acqua ufficiale dell'Expo e del Padiglione Italia. Maxi-contratto da 5 milioni di euro e una piazzetta dedicata. Ma ieri è stata anche la giornata del presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone arrivato in prefettura per insediare l'Unità operativa speciale per Expo che «lo coadiuvi nei compiti di controllo e vigilanza sulla correttezza e trasparenza delle procedure» come stabilito con la delibera del 25 giugno già pubblicata sul sito dell'Autorità. Sito internet nel quale una sezione ora dedicata proprio all'attività di controllo su Expo.
Con il commissario Cantone che ieri ha detto che «il primo punto su cui ci si è preoccupati è stato il meccanismo delle infiltrazioni mafiose» perché «si è scoperto che la Lombardia, a lungo considerata mafia free, purtroppo mafia free non è».

Ma questo ha portato a una «sottovalutazione della corruzione» che tuttavia «non c'è stata solo per Expo, ma negli ultimi anni ha riguardato l'intero sistema nazionale». E proprio per questo «la corruzione non solo non è stata debellata, ma lavorava indisturbata. Non soltanto in Expo».

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