Expo e proteste, un sabato a rischio

Arriva mezzo governo per preparare l'esposizione. In piazza (e perfino in Comune) i contrari

Expo e proteste, un sabato a rischio

Ci sarà anche un videomessaggio registrato da Papa Francesco con una riflessione sul diritto al cibo e la tutela della terra al convegno «Le idee dell'Expo» organizzato sabato all'Hangar Bicocca dal ministero delle Politiche agricole in collaborazione con Expo. Un appuntamento la cui importanza, quando ormai mancheranno solo ottantadue giorni alla cerimonia d'inaugurazione, è confermata dalla chiusura dei lavori affidata al premier Matteo Renzi e dalla presenza di mezzo governo e cinquecento esperti. Quarantadue i tavoli, coordinati da Salvatore Veca, suddivisi secondo quattro aree tematiche: le dimensioni dello sviluppo tra equità e sostenibilità; cultura del cibo, energia per vivere insieme; agricoltura, alimenti e salute per un futuro sostenibile; la città umana, futuri possibili tra smart e slow city. Lavori che dovranno gettare le basi della Carta di Milano, «prima grande eredità - sottolinea il ministero - e anima di questa Esposizione universale». Un atto ufficiale a cui dovranno collaborare cittadini, istituzioni, imprese, associazioni, mondo accademico e le organizzazioni internazionali che dovranno sottoscrive un documento da consegnare a ottobre al segretario generale dell'Onu Ban Ki-Moon per «collegare così il semestre di Expo al fondamentale appuntamento degli Obiettivi del Millennio». Previsto anche un collegamento con l'ex presidente del Brasile Lula e i messaggi del regista Ermanno Olmi e dell'Alto commissario per la Politica estera dell'Unione europea Federica Mogherini. Parecchio nutrita la pattuglia dei ministri con Maurizio Martina, Andrea Orlando, Maurizio Lupi, Beatrice Lorenzin, Federica Guidi e Stefania Giannini, il commissario Expo Giuseppe Sala e quello del Padiglione Italia Diana Bracco, il governatore Roberto Maroni e il sindaco Giuliano Pisapia, il presidente della Fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti.

Un parterre de rois a cui (curiosamente) proprio sabato mattina si opporrà il convegno organizzato in Comune «Expo: nutrire il pianeta o nutrire le multinazionali?». E così mentre la lista Sinistra per Pisapia con il presidente del consiglio comunale Basilio Rizzo e Vittorio Agnoletto, insieme a Costituzione Beni Comuni, Adesso Basta e il Comitato Milanese Acqua Pubblica in sala Alessi cercheranno di affondarla, all'Hangar Bicocca sarà lo stesso sindaco Pisapia a magnificare doti e virtù della medesima Expo. «L'organizzazione dell'evento - arringa Agnoletto nel suo blog - la scelta delle partnership, i protocolli che saranno firmati appaiono in totale contrasto con il logo “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”. Le protagoniste assolute saranno le grandi multinazionali, dalla Coca Cola alla Nestlè alla Barilla, solo per citarne alcune. Proprio quelle aziende che con le loro politiche rappresentano una delle cause fondamentali della mancata realizzazione del diritto all'acqua potabile e al cibo sano». Parole di fuoco che rischiano di infiammare anche la protesta di centri sociali, no-global e no-Expo che si stanno dando appuntamento davanti all'Hangar Bicocca. Con i prevedibili rischi.

Così come a rischio per il possibile arrivo dei centri sociali, tanto per completare il quadro di un sabato che si annuncia da bollino rosso, è il

presidio chiesto da Forza nuova e già autorizzato dalla questura in Piazza Oberdan per la difesa «della famiglia e dell'infanzia» al termine della campagna organizzata davanti alle scuole contro «la propaganda omosessualista».

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