Beppe Sala aveva inserito il recupero dell'ex scuola di via Zama, chiusa da vent'anni, sulla mappa delle priorità servita agli elettori in campagna elettorale. Quel programma - «Ogni giorno, ogni ora» - su cui ha rallentato il passo una volta eletto. Il restyling di quel vecchio plesso scolastico anni Trenta è entrato nel radar della sinistra a Palazzo Marino solo quando l'ex sindaco Giuliano Pisapia ha tentato di permutare la sede del Leoncavallo, di proprietà della famiglia Cabassi, con l'immobile di via Zama 23 e un gruppo di palazzine di via Trivulzio. Un piano per regolarizzare il centro sociale osteggiato dal centrodestra ma su cui si divise anche la maggioranza. Anni dopo l'edificio è ancora nel degrado, occupato da stranieri e utilizzato come covo per traffici illeciti. Il consigliere di Forza Italia Fabrizio De Pasquale ha depositato ora un ordine del giorno per chiedere all'assessore al Welfare Pierfrancesco Majorino «quale destinazione ha l'immobile che è stato assegnato nel frattempo nella disponibilità dei Servizi sociali» e alla collega alla Sicurezza Carmela Rozza «quali interventi immediati intenda porre in essere per sgomberare l'edificio e impedire ogni accesso all'immobile da parte di occupanti abusivi, considerati i disagi quotidiani arrecati residenti nei palazzi limitrofi e del pericolo costituito da un palazzo che ospita immigrati illegali e non identificati nelle vicinanze dei binari ferroviari e dell'aeroporto di Linate». E per «disagi» si intende la presenza negli di senza fissa dimora, di recente l'ex scuola è utilizzata come dormitorio da un gruppo di stranieri dell'est, «lo stato di abbandono peggiora di giorno in giorno - insiste De Pasquale -, si possono osservare topi, escrementi, sporcizia, con evidenti problemi igienico-sanitari. Gli abitanti nei palazzi vicini lamentano inoltre furti negli appartamenti e nei box, furti di rame dalle grondaie degli edifici».
Il forzista ricorda che in questi anni sono stati ipotizzati diversi usi per l'edificio, «un'ipotesi era stata quella di istituirvi la scuola islamica dopo lo smantellamento di quella di via Quaranta, un'altra prevedeva di installarvi la
sede della Croce d'Oro oppure un asilo per mamme detenute. Altra ipotesi era stata quella di collocarvi un centro servizi del Municipio 4 e di permutare l'immobile con il centro sociale Leoncavallo. Ma l'abbandono continua».
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