Ha richiamato «alla verità fondamentale della famiglia». E ne ha delineato i contorni. Netti, inequivocabili: «La famiglia - ha puntualizzato - è fondata sul matrimonio pubblico, stabile, fedele, aperto alla vita tra un uomo e una donna». Nell'omelia del giorno di Natale il cardinale Angelo Scola ha voluto mettere ancora una volta l'accento sull'importanza della famiglia. Lo ha fatto con forza dal pulpito del Duomo di Milano, nella città dove appena tre mesi fa il Comune ha dato il via al Registro delle coppie di fatto. In 90 giorni circa sono stati circa 400 le unioni civili registrate (quasi altrettante in prenotazione) ma di queste solo una minima parte è omosessuale. Una su otto le coppie gay che hanno accolto l'invito a registrarsi per ottenere l'attestato che certifica «l'unione civile basata su vincolo affettivo» inteso come reciproca assistenza morale e materiale». Nel giorno di Natale ai milanesi il cardinale ha ricordato che «siamo chiamati a contemplare la strada che Dio ha scelto per venirci incontro. Dio ci viene incontro come un bambino» e lo fa «in una famiglia». Un nucleo, la famiglia, che si fonda «sul matrimonio tra un uomo e una donna». Lo ha fatto richiamando anche le parole del Papa durante l'incontro mondiale delle Famiglie in cui aveva affermato che la famiglia «è il luogo autentico in cui si trasmettono le forme fondamentali dell'essere persona umana. Le si impara vivendole e anche soffrendole insieme. Così si è reso evidente che nella questione della famiglia non si tratta solo di una determinata forma sociale, ma della questione dell'uomo stesso, di che cosa sia l'uomo e di che cosa occorra fare per essere uomini in modo giusto». Nella sua omelia il cardinale ha ricordato che proprio la celebrazione del Natale è «un'occasione privilegiata per riconoscere grati la strada che Dio ci ha donato per diventare uomini. Quella strada d'amore che trova nella famiglia la sua prima e originaria espressione». È nella famiglia, ha voluto ribadire Scola, «che si impara la propria umanità, vivendola e soffrendola insieme». In quella famiglia che oggi «è provata negli affetti o segnata dalla crisi, dalla perdita e dalla mancanza di lavoro o di sicurezza per il futuro nella giovinezza o della meritata pensione. Dio è vicino ad ogni papà, a ogni mamma e a ogni figlio», ha ricordato Scola che allo stesso tempo in un'intervista a Radio Vaticana la vigilia di Natale aveva sottolineato come «sia proprio la famiglia la più colpita dalla crisi economica». «In altri paesi come la Francia apparentemente più secolarizzati del nostro hanno preso iniziative contro il gelo demografico per sostenere la famiglia.
Da noi purtroppo la politica non lo ha fatto. E senza un riconoscimento obiettivo, politico e economico da parte dello Stato, senza una politica chiara della famiglia realmente il futuro del nostro paese è a repentaglio».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.