«Proprio perché in questo paese e in questo momento storico ogni giorno c'è un sondaggio che ci spiega che gli italiani sono d'accordo con Matteo Salvini noi rispondiamo che non bisogna arrendersi - incita la folla Pierfrancesco Majorino, assessore comunale al Welfare e grande regista della tavolata planetaria al Parco Sempione -. Quelli che si vogliono opporre alle proposte politiche di Salvini si facciano sentire ovunque: dobbiamo costruire un grande movimento nazionale culturale e civile, non è un capriccio da radical chic. Non siamo noi che dobbiamo cambiare politica, ma Salvini». Una grande kermesse politica quella che è andata in scena sul palco del teatro Burri: quello che avrebbe dovuto essere un pomeriggio di musica e intrattenimento, si è trasformato in una grande comizio del centrosinistra. Roberto Saviano guest star del pomeriggio di Ricetta Milano, Giobbe Covatta, i rappresentanti di Amnesty International, Action aid, Emergency, hanno parlato di politica estera, senza risparmiare frecciate e attcchi violenti al governo.
«Il prossimo appuntamento con la manifestazione più laica, antifascista e antirazzista che c'è è il Gay pride. Come oggi diciamo che vogliamo una città desalvinizzata» - dice Luca Paladini, portavoce dei Sentinelli citando il sindaco - «sabato prossimo vogliamo una città defontanizzata». Il riferimento è al governatore della Lombardia Attilio Fontana che ha negato il patrocinio alla manifestazione dell'orgoglio lgbt prevista appunto sabato.
«Dalla cosiddetta tavolata multietnica organizzata dal Comune solo insulti verso il ministro Salvini. Credo che qualche toga dovrebbe chiedersi se è lecito spendere così i soldi pubblici» polemizza Igor Iezzi, capogruppo della Lega alla Commissione Interni e affari costituzionali della Camera. «Sala è l'anti Salvini. Ecco gettata la maschera del sindaco che da tempo punta al piano nazionale - attacca Alessandro Morelli, presidente della Commissione Trasporti della Camera - . Sala ha come priorità gli stranieri ma rappresenta una Milano che affronta il problema immigrazione solo quando deve pagare l'F24 alla colf filippina. Ora che hanno magnato, possono partire per Santa...Iniziamo da qui per riconquistare (anche) Milano!».
Intanto al Giambellino in piazza Prealpi e al Gratosoglio, estreme periferie della città i consiglieri comunali di Forza Italia distribuivano 500 pacchi con generei alimentari non deperibili agli anziani soli e alle famiglie italiane in difficoltà. «Mentre Sala e Majorino han dato vita a un fastoso pranzo all'aperto con migliaia di stranieri al parco Sempione, oggi Forza Italia ha incontrato decine di cittadini milanesi che vivono nelle periferie» raccontano i consiglieri comunali Gianluca Comazzi e Fabrizio De Pasquale. «Un'iniziativa sobria, senza proclami né slogan, pensata per far sentire la nostra vicinanza ai tanti anziani, disoccupati o precari che dopo una vita di sacrifici e duro lavoro si sentono abbandonati dalle istituzioni. Oggi - dichiara Comazzi - nel cortile interno di un complesso popolare di via Giambellino 60 ho passato una bella giornata in compagnia degli abitanti del quartiere, per una distribuzione di pacchi alimentari. Sono queste le iniziative che mi rendono orgoglioso di fare politica al servizio della gente».
«Anziché occuparsi dei problemi planetari e fare da contraltare al governo sull'immigrazione - aggiunge De Pasquale - il sindaco e l'assessore alle Politiche Sociali vengano a vedere quanta povertà e degrado ci sono in periferia. A Milano abbiamo a disposizione 180 assistenti sociali per 450mila anziani e migliaia di famiglie con disabili».
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