Alta tensione e rischio di scontri domani pomeriggio in via Padova dove la Lega ha organizzato una fiaccolata con lo slogan «Stop immigrati, più lavoro» e i centri sociali hanno già annunciato presidi e contromanifestazioni. Allarmi che rischiano di non rimanere solo nelle minacce lanciate via web dai «no-global» che non sembrano per nulla disposti a concedere spazio ai leghisti. Anche perché via Padova è zona ad alta densità di immigrati e fu teatro della «rivolta» del 2010.
Ma nonostante questo, il segretario federale del Carroccio Matteo Salvini e l'assessore alla Sicurezza della Provincia Stefano Bolognini, hanno dato appuntamento a simpatizzanti e militanti per domani alle 18 all'angolo con via Pasteur. «Ci sono 4 milioni di italiani disoccupati, prima vengono loro». Solo una delle cinquanta manifestazioni organizzate per domani e domenica dal Carroccio nelle città del Nord e durante le quali sarà distribuita gratis un'edizione straordinaria della Padania tirata in 100mila copie con i numeri a sostegno dell'idea che gli «immigrati sono un costo insostenibile» per l'Italia, «un Paese in piena crisi economica e occupazionale». E secondo il quale sono 3 milioni e 229mila i disoccupati italiani (il 12,7 per cento della forza lavoro), mentre sono già 5 milioni e 200mila gli stranieri in Italia, per un costo in interventi e servizi sociali che per immigrati e nomadi ogni anno tocca i 185 milioni di euro. Oltre un miliardo e 500 milioni di euro la spesa annua per i ricoveri ospedalieri degli immigrati regolari, mentre 160 milioni di euro all'anno costano ogni anno i ricoveri degli irregolari. «Sempre più imprese falliscono - si legge -, la disoccupazione è alle stelle e aumentano le famiglie in difficoltà: altro che porte aperte, nel nostro Paese non c'è più posto per nessuno». E allora Salvini, presentando la fiaccolata di domani in via Padova, ha sostenuto che occorre «bloccare l'immigrazione che fa concorrenza a basso costo ai lavoratori italiani». Ribadendo che la Lega è intenzionata a proporre in Italia un referendum che rimetta in discussione le quote di immigrati, sul modello di quello approvato dalla Svizzera. E ha anche detto che il Carroccio farà «iniziative comuni prima del voto europeo in Francia, in Austria e in Olanda», con i movimenti euroscettici con cui ha stretto un patto, a partire dal Front national di Marine Le Pen.
Una campagna che si affianca a quella a cui la Lega ha dato il via con i cinque quesiti referendari depositati in Cassazione: stop ai concorsi pubblici per gli stranieri, abrogazione della riforma Fornero, della legge Merlin, della Legge Mancino sui reati di opinione e chiusura delle prefetture. Ora partirà la raccolta firme. «Riteniamo sacrosanto - ha chiarito Salvini parlando della richiesta di abrogare l'estensione dei concorsi pubblici agli stranieri - che la precedenza all'accesso ai concorsi pubblici debba essere riservata agli italiani». Così come vogliamo, ha aggiunto, «che le prostitute paghino le tasse.
Fiaccolata anti immigrazione Le minacce dei centri sociali
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