Fiera Milano

Fiera Milano riparte con 30 manifestazioni in presenza

"Taglio del nastro" per la riapertura all'evento "Milano Torna Fiera". L'ad Luca Palermo: "Hub per promuovere le imprese e il brand Italia nel mondo. Si torna in presenza dopo 16 mesi duri. Ripresa dal 2022"

Fiera Milano riparte con 30 manifestazioni in presenza

A Milano è tornata la Fiera con le sue manifestazioni in presenza, ripartenza sottolineata con un “taglio del nastro” speciale in occasione "Milano Torna Fiera - il sistema fieristico milanese è pronto a rilanciare le imprese italiane" organizzata da Fondazione Fiera Milano e Fiera Milano. Momento importante e atteso che ha visto protagonisti il ministro del Turismo Massimo Garavaglia. L’amministratore delegato di Fiera Milano Carlo Palermo, il presidente di Assolombarda Alessandro Spada, il presidente di Camera di Commercio e Confcommercio Milano, Monza Brianza e Lodi Carlo Sangalli, il sindaco di Milano Giuseppe Sala, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana.

Con loro, nel dibattito condotto da Monica Maggioni, sono intervenuti gli organizzatori di alcune tra le manifestazioni fieristiche più importanti che si tengono in Fiera Milano: Marco Sabetta, direttore generale del Salone del Mobile.Milano che ha settembre tornerà nei padiglioni del Polo espositivo di Rho con il “supesalone” del design in edizione speciale, Antonio Intigliett, presidente di Gefi Spa, Alfredo Mariotti segretario generale di Federmacchine, Cirillo Marcolin presidente di Confindustria Moda, Paolo Magri presidente Confindustria Ancma e Simona Greco direttore Manifestazioni proprie e partecipate Fiera Milano.

Ripartenza post crisi pandemica tanto più urgente e nececessaria se si guardano le cifre del business diretto e indiretto che produce. Il sistema fieristico, da sempre supporto fondamentale per l'export e per le imprese italiane, ha visto nell'ultimo anno una perdita di fatturato intorno al 72%. Un sistema che è da sempre una vetrina vitale per la maggior parte dei comparti produttivi della nostra economia e per l’internazionalizzazione delle Pmi che si stima coinvolga non meno di 200mila imprese ogni anno. La sola Fiera Milano, con le oltre 50 manifestazioni ospitate nel 2019, ha generato 17,5 miliardi di euro di export per le aziende espositrici, mentre le aziende italiane, a loro volta, hanno generato ricavi per 46,5 miliardi di Euro. A livello nazionale, la ricaduta sul territorio di tutto il sistema fieristico è quantificabile in circa 23,2 miliardi di euro, mentre a livello territoriale genera un indotto di 8,3 miliardi di euro l'anno. Il contributo totale al Pil generato dalle "vendite fieristiche" di circa 60 miliardi di euro.

"Non torneremo subito ai numeri del passato. Prima del 2024-25 non si arriverà ai livelli pre Covid ma io voglio essere ottimista e già nel 2022 ci sarà un recupero e penso che già nel 2022, se il green pass funzionerà riusciremo a recuperare più velocemente - ha detto l’ad Luca Palermo -. In pochi mesi saranno concentrate 30 manifestazioni al posto delle 50 che normalmente facevamo in un anno. C'è stato un grande sforzo organizzativo perché vogliamo tornare a ospitare nei nostri padiglioni gli oltre 4,5 milioni di visitatori e le 36mila aziende provenienti da ogni parte del mondo, lasciandoci definitivamente alle spalle questi ultimi mesi di chiusura quasi ininterrotta". E la prima fiera in programma è Sì SposaItalia Collezioni dal 25 al 27 giugno.

"Oggi - ha aggiunto - è la prima volta che sono in presenza in un evento di Fiera e non più collegato a un video e in questo lungo periodo abbiamo capito quanto Fiera Milano, assieme alla sua città e a tutto il territorio, debba giocare un ruolo di primo piano per aprirsi di nuovo ai mercati internazionali, come un ponte che mette in collegamento opportunità di crescita e di sviluppo. Dobbiamo essere un hub innovativo non solo fisico ma anche digitale - ha spiegato - dove valorizzare e promuovere il potenziale del brand Italia, ma dobbiamo anche saper guardare alle catene globali del valore per attrarre qui imprese e investimenti da tutto il mondo. Il settore fieristico sta attraversando una fase di rapida evoluzione e noi, come Fiera Milano, abbiamo il dovere di sentire ancora più forte la responsabilità di essere una delle maggiori leve di slancio per il sistema produttivo del Paese”.

E per farlo Fiera è pronta a cogliere tutte le opportunità offerte dalla crisi: “Milano si deve porre non solo come hub per il sud Europa ma può essere in competizione anche con Germania. Possiamo essere capitale con Fiera Milano, competere con Hannover. Dobbiamo continuare a lavorare fianco a fianco con le istituzioni, per continuare a far essere questa città e il Paese competitivi, ha proseguito, aggiungendo ancora: “Siamo stati accompagnati e aiutati attraverso dei fondi con garanzie Simest che ci hanno permesso di respirare ma per il nostro settore il regime de minimis è una zavorra che non ci permette di competere ad armi pari con la Germania. Un conto è competere con una zavorra, un conto è avere forze fresche”.

"Il Covid è stato un brutto incidente, che ha fermato tutti, non solo noi, ma adesso bisogna vincere il Gran Premio, bisogna andare più veloci – ha detto nel suo intervento il ministro del Turismo Massimo Garavaglia -. Avremo una crescita del Pil superiore alla previsioni di primavera, secondo l'Istat del 4,7% e per Fitch dell'4,8%". Sul fronte dei comparti "va bene la meccanica ma anche il turismo e i servizi". Il ministro, dopo aver sottolineato che i comparti “vanno bene la meccanica ma anche il turismo e i servizi” ha ricordato che "il Pil lo fanno le aziende" e "il Governo può fare due cose: dare delle risorse quando è necessario e per me la cosa più importante è la decontribuzione per chi rientra dalla cassa integrazione, e dare delle regole. “Si è deciso per tempo di far partire la stagione delle fiere, che ha bisogno di mesi di preparazione e siamo riusciti a convincere il ministro Speranza a dare il via libera con largo anticipo, per cui si è potuti ripartire".

"La pandemia ha dato un colpo durissimo al nostro sistema, c'è stata una caduta profonda delle esportazioni nel 2020 con un -10,6% rispetto al 2019. Ma la ripresa è positiva, il motore lombardo è forte e siamo allineati ai nostri competitor europei. Oggi è un momento di ripartenza. Questo periodo complesso ha costretto le imprese a reinventarsi – ha detto Alessandro Spada, presidente di Assolombarda -. La filiera delle fiere genera 20 miliardi di euro a cui va sommato l'indotto - ha ricordato - e Milano è la più importante piattaforma espositiva italiana", sottolineando l’importanza del format phygital, che riunisce il meglio del mondo digitale e fisico, in presenza.

“La chiusura di eventi e fiere ha avuto un impatto trasversale sull’economia milanese e il comparto del turismo e della ricettività sono stati i più colpiti nella crisi pandemica – ha ricordato Carlo Sangalli, presidente di Camera di Commercio e Confcommercio Milano - Il turismo della Milano metropolitana ha vissuto nell’ultimo anno un crollo del volume di affari in media del 65%. Per tornare ai livelli pre-Covid, la strada delle imprese è molto in salita: da una parte, perché nel frattempo le imprese si sono fortemente indebolite, perdendo risorse, economiche ed umane. E dall’altra parte perché la stessa economia italiana si sta rimettendo in moto a velocità differenti. Mancano ancora, ad esempio, i turisti stranieri anche se con il green pass la potenzialità del turismo internazionale dovrebbero raddoppiare nei prossimi mesi. Turismo e cultura, dalle previsioni degli operatori, torneranno ai livelli pre-Covid solo nel 2023. Gli altri settori potrebbero arrivare già nel 2022. Per ottenere questo risultato occorre mettere in campo tre azioni: una campagna vaccinale sempre più efficace; l’adozione del Green Pass; nuovi sostegni alle imprese più penalizzate dalle chiusure. Perché non dobbiamo dimenticare mai che senza imprese non c’è ripresa e non c’è occupazione".

"Credo che sia talmente difficile quello che ci aspetta che dovremo essere ancora più bravi. Se qualcosa di buono succederà a Milano succederà anche in Italia: questa città ha trainato il cambiamento, ha dato forza al paese e non c'è motivo per cui non continui ad essere così. Dobbiamo farlo con fierezza e farlo da subito" è stato l’invito del sindaco Giuseppe Sala. "Tutti parliamo di ripresa e rilancio ed è logico, il punto credo sia: con che formula? A mio avviso è necessario continuare a confidare sulle nostre qualità che non si sono perse e la fiera ne è un esempio, perché è occasione di business, supporto al turismo e condizione essenziale per l'innovazione della nostra città e il nostro territorio. Le qualità milanesi ci sono ancora ma credo sia evidente che non è sufficiente e non è con questo che potremo competere in una situazione più difficile. Si richiederà una velocità diversa".

"Come Regione Lombardia stiamo sostenendo un comparto, quello fieristico, che in quest'ultimo anno ha sofferto più degli altri. Lo stiamo facendo sostenendo la possibilità per le Pmi di partecipare agli eventi fieristici e andando incontro alle necessità dei quartiere fieristici – ha detto il presidente Attilio Fontana -. Proprio questa mattina in Giunta regionale abbiamo approvato una delibera che va in questa direzione".

"La Fiera è da sempre caposaldo della nostra imprenditoria e quindi è necessario farla ripartire, e per farlo è importante la collaborazione di tutte le parti, una lezione che abbiamo appreso dalla pandemia" ha proseguito mettendo in il valore di grandi eventi espositivi come il Salone del Mobile, perché le fiere sono un modo "per presentare i nostri prodotti, internazionalizzare le nostre aziende e cercare di sviluppare il grande rapporto con il territori”.

Fontana ha poi ringraziare Fiera e Fondazione per il supporto dato alla Regione per la vicinanza durante la pandemia, sia per la realizzazione dell'ospedale in Fiera e sia per la realizzazione del più grande hub vaccinale del nostro Paese.

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