Filarmonica superstar: sul podio c'è Honeck

La vita sinfonica milanese poggia su l'orchestra Verdi, la Filarmonica e l'Orchestra della Scala

Filarmonica superstar: sul podio c'è Honeck

Premessa. La vita sinfonica milanese poggia su l'orchestra Verdi, la Filarmonica e l'Orchestra della Scala. Praticamente non vi sono orchestre estere di pregio in visita a Milano. Il 2018 ne sarà particolarmente privo. È lontano il ricordo del 2015, quando sull'onda Expo arrivarono le fuoriclasse del mondo, dai Berliner con Rattle ai Wiener con Mariss Jansons, la Boston con Andris Nelsons. È spumeggiante il primo appuntamento d'inizio anno (da oggi al 12) con Manfred Honeck (nella foto) che offre lo champagne musicale messo a punto nelle cantine degli Strauss. Che dirige la Filarmonica scaligera. Il 22, secondo concerto di stagione di Riccardo Chailly che poi porta la Filarmonica in tournée. Dal 5 febbraio, tutto Brahms con Myung-Whun Chung e Kavakos violinista solista.

Sempre gradito il ritorno di Valery Gergiev. Cosa che accadrà il 19 febbraio, alla testa della Filarmonica. Altra bacchetta russa di vaglia è quella di Yuri Temirkanov (alla Filarmonica in marzo). Dopo il successone di Mahler, torna Daniele Gatti in marzo.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica