Fondo antirazzismo con i soldi pagati per i cori allo stadio

Creare un fondo nazionale antirazzista, «utilizzando le centinaia di migliaia di euro che ogni anno le società di calcio sono costrette a pagare per cori ingiuriosi, espressioni di discriminazione razziale o etnica o territoriale». Questa è la principale proposta della «carta che verrà firmata domani a conclusione di “Sport & Polis”, i primi “Stati generali dello Sport” organizzati dal Comune di Milano «per sollecitare il governo nazionale dello sport a prendere provvedimenti concreti su temi come razzismo e discriminazione».

«Ogni domenica si ripete sui campi di calcio l'insulto di stampo xenofobo o apertamente razzista, un fenomeno ancora più raccapricciante e intollerabile quando rivolto verso giocatori di seconda generazione, più o meno famosi» ha dichiarato l'assessore allo Sport Chiara Bisconti, sottolineando il fatto che «serve un ruolo attivo di tutte le società di calcio, di tutti gli attori istituzionali, dei Comuni, delle associazioni e dei media che contribuiscono a creare la

cultura sportiva e che fanno parte del movimento calcistico e sportivo italiano, e non solo». Ecco quindi la proposta avanzata ai vertici dello sport italiano della creazione di un fondo a cui possano attingere i Comuni.

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