FISICARagusa, dal bosone di Higgs alla politica del rigore stile Monti

Fisico e parte del team che ha scoperto il celeberrimo bosone di Higgs, Francesco Ragusa ha la fortuna che i suoi stessi concorrenti quando non gli rivolgono complimenti, ne parlano comunque bene. Forse dipende anche dal basso numero di sostegni (ne ha meno di tutti). Il suo programma, definito «persino troppo dettagliato» dagli sfidanti, parla chiaramente della necessità di attuare una politica di rigore economico. Con un discorso simile a quelli pronunciati da Mario Monti, il professore afferma la necessità di ridurre del 20% la struttura universitaria, dato che nel 2014 si preve un quinto di docenti in meno. Questa è l'unica via - dice - per garantire la sostenibilità di un modello di università dedicata alla ricerca e allo sviluppo culturale: se si riducono certe voci, resta più contante per le ricerche di interesse scientifico che non troverebbero finanziamenti da enti esterni. Dalla sua partecipazione ai team internazionali dai budget multimilionari trae la convinzione di poter gestire il complesso mondo della Statale, ergendosi a garante di una tanto costante quanto «garbata reciproca invasione di campo» tra gli organismi decisionali dell'ateneo. L'idea di cercare fondi all'esterno dell'Università non lo spaventa: «Li andiamo a cercare senza paura». Anche perché, evidenzia il docente, esistono già molti casi di progetti e ambiti, come gli incubatori d'impresa, in cui si portano avanti collaborazioni proficue per entrambi.

L'eventualità che non riesca a aggiudicarsi la poltrona di rettore implicherebbe un suo ritiro, anche dal ruolo di grande elettore esterno: «Nel caso tornerei a fare lo scienziato e non credo che i miei elettori avrebbero bisogno di un'indicazione per decidere chi votare».