Cronaca locale

Il flop del piano anti-abusivi «Ancora 2.900 case occupate»

Sessantadue sgomberi programmati in più, e 141 in flagranza di meno. A un anno dall'entrata in vigore del protocollo firmato da Comune, Regione, Aler ed Mm per mettere fine alle occupazioni abusive delle case popolari i numeri resi noti dalla Prefettura parlano di un lieve miglioramento. Ancora insufficiente secondo l'opposizione a Palazzo Marino. Nel corso della commissione indetta per discutere delle cifre con i vertici dell'ente regionale - che però si è reso indisponibile - è emerso che da gennaio a ottobre 2015 sono stati effettuati - per le sole case gestite da Aler - 184 sgomberi programmati, dei quali dieci hanno avuto esito negativo. In questo modo gli immobili recuperati sono stati il 94,57%. A dicembre dello scorso anno la percentuale era ferma al 92%, con 122 sgomberi programmati. Sul fronte della flagranza, prevista dal piano straordinario, la percentuale di recupero delle unità immobiliari è del 63,95, con 527 sgomberi in flagranza (a dicembre 2014 erano 668), dei quali solo 190 finiti male (contro i 390 dell'anno prima).Insomma, almeno in parte il protocollo voluto dall'allora prefetto Tronca sembra aver dato qualche risultato. Anche se, tuonano bai banchi dell'opposizione, «siamo ancora molto indietro rispetto all'inversione di marcia promessa un anno fa». A fare il punto sugli alloggi ancora occupati abusivamente, a fronte di liste di attesa interminabili, è il consigliere di Forza Italia Armando Vagliati: «Ci sono ancora circa 2.900 case occupate da chi non ne ha diritto. I dati forniti dalla prefettura sono tutt'altro che positivi. Raccontano che le occupazioni consolidate sono 500 in più fra gennaio 2014 e dicembre dello stesso anno. Questi numeri sono sconfortanti e dimostrano i danni provocati dal buonismo di questa giunta, nonostante lo sforzo compiuto dall'ex prefetto con questo piano straordinario». I numeri non tornano neanche per il vicepresidente del Consiglio comunale Riccardo De Corato (Fdi): «Il protocollo è nato in un momento nel quale la situazione era diventata ingestibile. Dopo quel documento firmato in pompa magna ci saremmo aspettati ben altri numeri. Ci dicono che nel 2015 gli sgomberi in flagranza con esito negativo sono stati 190, io mi aspettavo di trovare uno zero a quella voce». Insomma, siamo di fronte a cifre ordinarie, quelle di una normale gestione delle occupazioni abusive. Non di un piano scattato in una situazione di emergenza. «Circa 500 sgomberi in un anno sono una cifra ridicola - prosegue -, sarebbero dovuti essere almeno cinque volte più numerosi. C'è un miglioramento minimo». E comunque molto lontani dall'eredità lasciata dal centrodestra. «A inizio 2011 le occupazioni consolidate erano 1.840 con il 92% di sgomberi in caso di flagranza, adesso siamo a quota 2.885 con poco più del 63% - conferma Marco Osnato (Fdi) -. Siamo di fronte al totale fallimento del protocollo. Bisogna capire perché nonostante un piano lanciato in una situazione di emergenza le cifre siano così basse. Se Aler non è più in grado di svolgere al meglio i suoi compiti vorrei sapere perché il Comune continua a tirar fuori delibere con le quali affida appalti all'ente.

E in tutto questo ancora non sappiamo qual è la situazione delle case gestite da Mm».

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