Cronaca locale

Formigoni vuole insegnare l’italiano alle suore straniere

L’ex governatore della Lombardia ha chiesto l’affidamento in prova ai servizi sociali. Sta scontando una pena di 5 anni e 10 mesi

Formigoni vuole insegnare l’italiano alle suore straniere

Roberto Formigoni, ex governatore della Regione Lombardia, ha richiesto al Tribunale di sorveglianza di Milano l’affidamento in prova ai servizi sociali per dedicarsi all’insegnamento dell’italiano alle suore straniere del Piccolo Cottolengo Don Orione del capoluogo lombardo. Formigoni sta scontando una pena di 5 anni e dieci mesi per corruzione nel processo Maugeri.

Italiano alle suore straniere

Come riportato dal Corriere, sono poche le suore italiane in grado di prestare assistenza adeguata ad anziani e disabili all’interno delle strutture di assistenza sanitaria presenti in Lombardia. Un aiuto per sopperire a questa carenza è giunto da giovani religiose straniere che sono arrivate, e continuano ad arrivare, nel nostro Paese. Molte di loro provengono da paesi africani e non conoscono la nostra lingua, necessaria per interagire con gli ospiti delle strutture. Alcune delle religiose in questione prestano la loro opera presso il Piccolo Cottolengo Don Orione, che si trova in viale Caterina da Forlì, vicino alla casa dove Formigoni, dal 2019, sta scontando i domiciliari, ottenuti dopo aver scontato 5 mesi di reclusione nel carcere di Bollate.

Al momento, l’ex governatore ha scontato venti mesi di reclusione, ai quali vanno aggiunti i 45 giorni di sconto di pena che vengono accumulati ogni sei mesi per buona condotta. Dato che alla fine ha ancora da scontare meno di quattro anni, ha diritto di fare richiesta al Tribunale riguardo l’affidamento in prova ai servizi sociali.

Non ha mai violato le regole

Nella decisione che i giudici dovranno prendere, avrà un certo peso il fatto che Formigoni in questi mesi non ha mai violato le regole a lui imposte. L’ex governatore ha il diritto di uscire dalla propria abitazione due ore al giorno, e solo per necessità di vita. Per altri permessi deve fare richiesta, come già fece per poter prendere parte al comizio in piazza San Babila in favore del no al referendum sulla riduzione dei parlamentari. In quel caso la sua richiesta venne rigettata.

Roberto Formigoni, che ha una laurea in filosofia presa all’Università Cattolica di Milano, aveva già insegnato italiano a circa dieci religiose provenienti dal Madagascar, poco prima del periodo di detenzione. Come ha spiegato Formigoni: “Ho chiesto di riprendere da dove avevo lasciato, ma sono pronto a fare altro se i giudici dovessero ritenere così. Il responsabile del Don Orione mi ha scritto una lettera che ho prodotto al Tribunale di Sorveglianza. Dice che sarebbe molto lieto del mio contributo. Anche le suore ne sarebbero felici”.

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